Coronavirus l’arrivo del caldo lo fermerà?

di Giuseppe La Manna 
L’epidemia di Coronavirus ha portato i contagi in tutto il mondo oltre la soglia degli 80.000. E’ quanto emerge dal rilevamento condotto dall’università americana Johns Hopkins, secondo cui i contagi accertati finora sono quasi 80.300. La Corea del Sud ha reso noto di aver accertato altri 84 nuovi casi di infezione da Coronavirus, portando il numero complessivo a 977. Secondo studi condotti dal Politecnico di Zurigo sembra che i primi casi di contagio in Cina, di Coronavirus, si sarebbero presentati già ad inizio novembre e non, come indicato da stime precedenti, nella seconda metà dello stesso mese.

Ad oggi sono 822 i contagiati in Italia, 14 le regioni coinvolte, dopo che 2 casi sono stati registrati anche in Umbria. Le vittime sono 21, e le persone guarite 46. Questi dati sono stati divulgati ieri durante l’ultimo bollettino dal capo della Protezione Civile. Otto sono i minori che hanno contratto il Covid-19, 7 in Lombardia e 1 in Veneto. Analizzando le dinamiche dell’epidemia si è visto che la diffusione è più veloce rispetto all’influenza stagionale.
Il focolaio del nuovo Coronavirus in Italia indica come la quarantena sia una misura necessaria per controllare la diffusione del virus. Poiche’ si è visto come una singola persona possa portare un focolaio d’infezione, la quarantena è assolutamente necessaria. La contagiosita’ di un virus e’ variabile e non si e’ infettivi soltanto quando si hanno i sintomi. L’aumento progressivo dei casi del nuovo Coronavirus rilevati in Italia non indica che l’epidemia si sta espandendo, ma che quelli gia’ presenti da almeno una decina di giorni vengono scoperti adesso. La cosa peggiore potrebbe essere l’apertura di nuovi focolai. Questa eventualita’ non si puo’ escludere. Se questo dovesse accadere la situazione diventerebbe piu’ problematica. Se in Italia non si riesce a trovare il paziente zero e’ perche’ questi potrebbe essere asintomatico, e lo si può incontrare ovunque, al bar, in un aeroporto o al supermercato.
Dopo questa prima fase si è deciso di stringere il cerchio e di fare il test solo a chi ha sintomi o è stato a contatto con una persona infetta o proviene da zone in cui c’è l’infezione. Un progetto italiano per un vaccino contro il Coronavirus è quasi pronto per la sperimentazione, prima negli animali e poi nell’uomo, ma i tempi rischiano di essere lunghi a causa della burocrazia. Gli Stati Uniti hanno stanziato 2,5 miliardi di dollari per l’emergenza, un miliardo dei quali per vaccini e terapeutici; in Europa lo stanziamento finora è di soli 10 milioni. La circolazione del Covid-19 potrebbe fermarsi con l’arrivo del caldo, tra fine marzo e inizio aprile, e proseguire questa tendenza a maggio e giugno. La tregua invece potrebbe finire con il ritorno di temperature basse, in autunno e inverno. L’epidemia del Coronavirus porterà un danno enorme all’economia cinese ed anche a quella mondiale. Secondo il Fondo Monetario Internazionale è ancora presto per fare stime precise, ma è chiaro che gli effetti saranno gravi. Il danno peggiore è stato subito dalle compagnie aeree che operano nel territorio cinese, ma anche negli altri paesi. In diverse città della Cina tutti i negozi sono chiusi, in alcuni casi per ordine del governo ed in altri per timore del contagio. Questo rappresenta un notevole danno per il settore del lusso, i cittadini cinesi rappresentano circa il 33% della domanda mondiale. La chiusura dei negozi, assieme al divieto di uscire dal Paese, causerà un enorme calo degli acquisti per il 2020. I turisti cinesi rappresentano circa il 43% di tutti quelli che ogni anno partono in viaggio all’estero per vacanza. L’unico settore a trarre profitto dall’epidemia cinese è quello sanitario. In particolare, sono volati in Borsa i titoli delle società in grado di creare un vaccino per il Coronavirus. 






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