Volvo avvia la produzione di Polestar 2, l’elettrica cino-svedese che vuol battere la Tesla

di Giancarlo Drago
Uno dei primi segnali positivi della ripresa delle attività industriali in Cina è stato, in questi giorni, l’inizio della produzione di Polestar 2, nuova fastback full electric del marchio di lusso sino-svedese, specializzato nella produzione di auto ad alte prestazioni e ora anche elettriche
L’impianto di Luqiao è di proprietà della Geely ma è gestito dalla Volvo, controllata dal 2010 proprio dal marchio cinese.
Polestar 2 è una cinque porte elettrica caratterizzata da un look con linee tese, superfici levigate e dettagli raffinati. E’ lunga 460 cm. (10 cm in meno della Model 3, considerata la più diretta rivale), ha due motori elettrici che erogano 300 kW. di potenza per 408 cv. e 660 Nm di coppia, alimentati da una batteria da 78 kWh, che consentirà un'autonomia di circa 500 km con una singola ricarica (è prevista la compatibilità con colonnine veloci fino a 150 kW di potenza).
L’ auto è inizialmente disponibile solo a trazione integrale, mentre l’accelerazione è da 0 a 100 km/h in 4,7 secondi.
Dotata di una serie di soluzioni di assistenza alla guida di ultima generazione, ha un ampio tetto panoramico e si potrà aprire tramite lo smartphone, mentre avrà un'interfaccia utente unica sviluppata con Google.

Mentre il primo modello del brand, Polestar 1, è già su alcuni mercati, ed è mosso da un propulsore ibrido plug in 2.0 a benzina da 600 cavalli, con Polestar 2 Volvo intende competere in maniera autorevole nel crescente segmento della propulsione elettrica. 
Le prime Polestar 2 prodotte sono destinate all’Europa, dove la commercializzazione sarebbe prevista, pandemia permettendo, entro l’estate in Germania, Belgio, Svezia, UK, Norvegia, Svizzera e Paesi Bassi, con prezzi che variano da 46 mila a 61 mila euro. Poi sarà la vota di Cina e Stati Uniti.

Nel prezzo della vettura è coperta anche l'assistenza oltre che la manutenzione per tre anni dall'acquisto con ritiro e riconsegna della vettura al domicilio dell'acquirente.

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