Interdittiva antimafia per la ditta che gestiva il mercato abusivo alla Zisa

di Ambra Drago
E' scattata un' interdittiva antimafia, provvedimento preso dal prefetto di Palermo, Antonella De Miro,  all'indirizzo della ditta "La Fenice Ortofrutticola S.r.l.", di Salvatore Lo Iacono, il rappresentante legale, concessionario di attività di commercio all’ingrosso di frutta e verdura nel mercato ortofrutticolo di Palermo. Per il prefetto di Palermo c'è il "rischio di infiltrazioni mafiose" legate anche alla figura dell'imprenditore Salvatore D'Amico.
Nel caso specifico al momento del controllo da parte della Guardia di Finanza il suo nome risultava nell'insegna esterna del capannone della Zisa con la scritta "Ortofrutticola di Salvatore D’Amico” e lo stesso  al momento del controllo all’interno della struttura di cui si definiva “custode”, aveva dichiarato ai militari  di averlo  ceduto con un comodato gratuito alla società "La Fenice Ortofrutticola S.r.l.". Da controlli investigativi D'Amico  risultava condannato a un anno e otto mesi  di reclusione per intestazione fittizia, arrestato nell’ambito dell’Operazione Atropos condotta dalla Polizia  nel 2012 a carico della famiglia mafiosa della Noce ed in considerazione che lo stesso è stato destinatario di misura prevenzione patrimoniale della confisca di altra ditta di vendita di ortofrutta.  Inoltre  D'Amico , con ordinanza emessa nel 2019 dal Tribunale di Sorveglianza di Palermo, risultava affidato in prova ai servizi sociali sino al 22.04.2020, con la prescrizione di dedicarsi al lavoro, dalle ore 06,00 alle ore 10,00, presso altra ditta operante anch’essa all’interno del mercato ortofrutticolo.
Il provvedimento di oggi è giunto dopo l'operazione risalente al giorno 8 ottobre quando  il Comando Provinciale della Guardia di Finanza,  ha effettuato un sopralluogo in capannone in  via Libero Grassi n.12/A a Palermo,  accertando l'esistenza di un mercato illegale all’ingrosso ed al dettaglio di ortofrutta, al di fuori del mercato ortofrutticolo della città.Il capannone, di circa 1000 metri quadrati, al momento del controllo risultava ricolmo di bancali di frutta e verdura, e l’attività di vendita era stata aperta dalla società "La Fenice Ortofrutticola S.r.l., in assenza della comunicazione al comune di Palermo di avvio dell’attività. L'attività abusiva era stata avviata in data 26 marzo, durante la chiusura del mercato ortofrutticolo  in attesa della possibile riapertura, previa adozione da parte del comune di Palermo delle nuove regole di ingresso, per garantire il rispetto delle norme anti COVID 19. La vendita abusiva è pure proseguita dopo la riapertura della struttura, tornando La Fenice ad operare all’interno del mercato ortofrutticolo soltanto il giorno 9, cioè il giorno successivo all’accertamento effettuato dalla Guardia di Finanza.


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