Il Coronavirus non va in vacanza

di Giuseppe La Manna
Secondo alcuni studiosi nel Nord Italia esisterebbero condizioni ambientali che hanno reso più grave l’infezione da Coronavirus. Ma non si riesce a capire ancora il perché. La ricerca è in corso e sarà pubblicata in breve. Sembra da escludersi l’ipotesi che il virus sia diverso da quello che ha colpito il sud Italia. La ricerca scientifica farà certamente luce sulla natura del fattore geografico. Per alcuni virologi il Coronavirus clinicamente non esiste più. Per altri studiosi ci sono individui “debolmente positivi”. Si parla di una marcata riduzione dei casi di Covid-19 con sintomatologia. La carica virale è molto bassa, il ricorso all’ospedalizzazione per sintomi ascrivibili all’infezione virale è un fenomeno ormai raro. Intanto cambiano le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per il rilascio dall’isolamento dei pazienti che hanno contratto l’infezione da Covid-19.
Le linee guida dell’Oms, aggiornate il 27 maggio, prevedono che bastino tre giorni senza sintomi. Quindi non servono più necessariamente due tamponi negativi a distanza di 24 ore. L’incremento giornaliero delle vittime per Coronavirus in Italia adesso è ai minimi livelli. Le vittime del Coronavirus in Russia invece sono aumentate. Alcuni media hanno scritto che il numero dei morti è sottostimato, ma le autorità lo negano. In Arkansas una festa in piscina di studenti liceali ha provocato una serie di contagi da Coronavirus. Sono giovani che volevano divertirsi. Da ciò si capisce quanto sia facile diffondere il virus. L'Arkansas è uno degli stati che non hanno mai adottato provvedimenti restrittivi. E' sempre il Brasile il secondo Paese al mondo dopo gli Stati Uniti per numero di contagiati. Il virus quindi non si è calmato. I dati che arrivano dall’estero sono ancora preoccupanti. Preoccupa soprattutto la facilità con cui singoli focolai possono riaccendersi costringendo i governi a imporre nuove chiusure. La Germania costretta a reintrodurre il lockdown nel distretto di Guetersloh per contenere il focolaio scoppiato nel mattatoio del gruppo Toennes, dove oltre 1.500 dipendenti sono risultati positivi. Tutti i 7.000 dipendenti sono in quarantena. Quali sono le conclusioni che possiamo trarre? Mentre gli esperti discutono rilasciando ogni giorno dichiarazioni spesso contrastanti, sembra che la popolazione si sia rilassata. Facendo un giro per Palermo notiamo che la maggior parte della gente gira senza mascherina. La si indossa solo nel momento di entrare in un negozio perché si è costretti a farlo. I giovani parlano tranquillamente tra di loro senza alcuna protezione. All’interno delle attività commerciali non si mantengono più le distanze. In molti paesi del mondo la situazione è più grave. In alcune località della Cina è tornato il lockdown, tra queste Pechino. I cinesi non sono stupidi e se agiscono in questo modo è perché sono consapevoli del pericolo di una nuova diffusione del virus. Ci dobbiamo guardare intorno e pensare che finché il virus circola in una qualsiasi parte del mondo siamo tutti in pericolo.

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