Crisi economica e ordine pubblico, Gabrielli: "Grosso rischio. Dalla polizia attenzione al disagio della gente"

di Ambra Drago
E in occasione della commemorazione dell'uccisione del capo della mobile di Palermo, abbiamo chiesto al capo della Polizia il prefetto Franco Gabrielli un'analisi su come la polizia si sia mossa sotto il profilo dell'ordine pubblica nel periodo del lockdown ma anche successivamente e in quali termini è possibile affermare che Cosa nostra e le mafia sfruttando il momento possono infiltrarsi maggiormente nel tessuto economico e sociale.
"Le mafie possono intervenire dove il credito lecito non sempre mostra una tempestività necessaria e noi abbiamo costituito a livello nazionale un osservatorio interforze presso la Direzione Centrale della polizia criminale che ha ad oggetto quello di fornire al decisore politiche delle misure che possono essere intraprese per contrastare questa possibilità, che non è una certezza. E' solo una modalità con la quale il sistema ma anche l'opinione pubblica dev'essere posta nella consapevolezza che determinati fenomeni possono verificarsi".
Successivamente il capo della Polizia si è soffermato sul tema dell'ordine pubblico.
"Sono convinto che queste situazioni creeranno nel tessuto sociale delle lacerazioni e molte persone avranno difficoltà a riprendere l'attività lavorativa. E come sapete quando le disponibilità occupazionali vengono meno aumenta la disperazione e lo stato di sofferenza delle nostre popolazioni.
In questo momento e non mi stanco di dirlo a chi ha la responsabilità dell'ordine pubblico (prefetti e questori)di essere particolarmente attenti a interpretare il disagio della gente. Non abbiamo bisogno di esercì muscolari m,a che le forze dell'ordine si facciano interpreti del presidio di legalità e non di modalità che ancien condizioni diverse possono essere usati approcci diversi. Oggi abbiamo bisogno di tenere unita la collettività nazionale e quindi siccome noi per mestiere e vocazione siamo il pronto soccorso della società e quando si verificano situazioni di sofferenza o di manifestazioni di piazza dobbiamo dimostrare la professionalità che ci è propria quella capacità di entrare in empatia con i bisogni della gente".

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