Messa in Cattedrale per vittime di via D'Amelio. L'arcivescovo: "Verità segnerà nuova alba per il Paese. I giusti trionferanno"

di Ambra Drago
"Il Vangelo ha dato energia e ha animato l'umanità del giudice Paolo Borsellino che abbiamo imparato a conoscere. Un uomo in grado di sacrificare la sua vita. Oltre alla sua formazione familiare e quella legata ai suoi studi- ha sottolineato l'arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, Borsellino traeva dalla relazione con Dio il senso della sua vita".Con queste parole l'arcivescovo ha celebrato la messa in Cattedrale in ricordo del giudice e dei suoi agenti. Tra i banchi delle prime file il questore di Palermo,Renato Cortese, il sindaco Leoluca Orlando, il prefetto Forlani accompagnato dalla moglie e poi a seguire il comandante regionale dei carabinieri Cataldo e quello provinciale Guarino.Durante l'omelia l'arcivescovo ha pronunciato parole profonde e toccanti rivolte ancora alla mancanza di una verità che tutti desiderano soprattutto i familiari delle vittime.
"La verità rimetterà in moto i cuori- afferma Lorefice-porterà la speranza e segnerà una nuova alba per il nostro Paese,tutto verrà svelato, ogni depistaggio. Chi ha orecchie ascolti e i giusti alla fine trionferanno".

Dopo la consueta preghiera a San Michele Arcangelo, protettore della Polizia è statoo letto il messaggio del ministro dell'Interno Luciana Lamorgese:"Ogni anno si rinnova il dolore per il sacrificio di questi servitori dello Stato che con altissimo senso del dovere hanno onorato la missione nel contrasto alla criminalità organizzata. Si rinnova ancora una volta l'impegno da parte del ministero nel contrasto alla criminalità mafiosa nonché nella ricerca della verità e della giustizia".

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