Ponte sullo Stretto, ddl di DiventeràBellissima: «Siano i siciliani a decidere con un referendum consultivo»

«Siano i siciliani a decidere sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto, tramite un referendum consultivo»: è la proposta contenuta in un disegno di legge-voto presentato all'Ars da Alessandro Aricò, Pino Galluzzo, Giorgio Assenza, Giusy Savarino e Giuseppe Zitelli di DiventeràBellissima. «Ciò mostrerebbe una volta per tutte la reale posizione del popolo siciliano sulla questione e fornirebbe la forza necessaria a sbloccare le difficoltà e l'indecisione del Governo nazionale», si legge nel ddl, che sollecita Roma a riavviare l'iter per la realizzazione del Ponte. Aricò auspica che «su una questione che coinvolge pienamente l'interesse generale della Sicilia non ci si divida in maggioranza e opposizione» e sottolinea che il gruppo Db condivide l'appello lanciato dal movimento “Unione dei siciliani- Sicilia Nazione” che ha esortato i parlamentari regionali siciliani a presentare una proposta di legge voto sul Ponte sullo Stretto con il successivo svolgimento di un referendum consultivo. «Nel Decreto Legge “Semplificazioni” è previsto un lungo elenco di opere pubbliche, tuttavia manca il Ponte sullo Stretto e ciò non è ammissibile- aggiunge Aricò- Si tratta di un'opera fondamentale per garantire la continuità territoriale tra la penisola e la Sicilia attraverso un collegamento ferroviario e autostradale ed il completamento del corridoio Berlino- Palermo/Augusta. L'alta velocità non può fermarsi a Reggio Calabria, bensì deve proseguire e raggiungere le principali città della Sicilia». Aggiunge Galluzzo, in qualità anche di presidente dell'Intergruppo “Continuità territoriale e Ponte sullo Stretto”: «La possibilità di dare continuità alla linea ferroviaria tra Sicilia e resto d'Italia, e quindi d'Europa, determinerebbe un drastico abbattimento dei costi e un netto risparmio di tempo, con indiscutibili ricadute positive sul nostro tessuto economico e produttivo. Con il Ponte sullo Stretto la Sicilia riavrebbe il ruolo che le compete, quello di centro nevralgico del Mediterraneo, crocevia di popoli e dei commerci».

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