Cronista aggredita in spiaggia a Barcarello. La giornalista stava documentando tendopoli di Ferragosto

Aggressione sulla spiaggia di Barcarello, nella borgata di Sferracavallo a Palermo: una giornalista stava riprendendo lo sgombero di una tendopoli quando è stata assalita da una trentina di persone. Secondo quanto riporta l’Ansa la donna, che era insieme a un’amica, è stata picchiata con calci e pugni fino all’arrivo dei carabinieri che hanno sedato l’aggressione.
“In tanti anni di attività non avevo mai visto una cosa così. La rabbia, la violenza senza motivo sfogata senza remore“, ha raccontato la giornalista. “Quello che ferisce di più però è stata l’indifferenza di tanti che hanno assistito alla scena. Ho chiesto aiuto, mi hanno detto ‘no’. C’era anche chi faceva un video con il telefono cellulare”, ha aggiunto.
Una donna le aveva chiesto di non riprendere i bambini nel filmato: “Le ho detto che non li avrei ripresi, ma in quell’istante un gruppo si è scagliato contro di me. Mi sono ritrovata per terra, contro di me schiaffi, calci, pugni. Una ragazza mi ha dato dei pugni sul naso. Erano donne, tante. Gli uomini guardavano”.L’amica della giornalista, che era in auto, si è fiondata per aiutarla ma è stata aggredita anche lei. “Un uomo le ha dato un calcio – ha aggiunto – facendola cadere. Mi volano gli occhiali e loro continuano a insultare e colpire. Contro di me anche testate. Sono piena di lividi ed escoriazioni, ma quello che mi ferisce di più è l’indifferenza. Ho chiesto aiuto, un signore che era lì mi ha detto ‘no'”.“È avvilente. Siamo così tanto abituati alla violenza?”, si chiede la cronista. “Siamo salve grazie all’intervento di un’auto dei carabinieri, che in realtà credo fosse stata chiamata dai colleghi in spiaggia perché anche lì le operazioni non andavano avanti serenamente”.
“Il gruppo, erano tanti, ha aggredito anche i militari che prima ci hanno offerto riparo nella loro auto e poi ci hanno detto di andare via. Noi siamo scappate e abbiamo raggiunto il pronto soccorso dell’ospedale Cervello, dove i medici ci hanno visitato. Abbiamo una prognosi di cinque giorni – ha concluso la giornalista – ma io dovrò fare degli accertamenti perché ho molti dolori al torace. I carabinieri poi ci hanno rintracciato e abbiamo spiegato cosa era accaduto”

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