"Premio Coraggio Emanuela Loi 2020" a servitori dello Stato e professionisti al fianco della comunità durante il lockdown

di Ambra Drago
Si è svolto a villa Malfitano Whitaker, la terza edizione del "Premio Coraggio Emanuela Loi”.
Un appuntamento che sempre di più negli anni ha assunto un forte valore, legato alla memoria della giovane poliziotta in servizio nel Reparto Scorte, rimasta uccisa nell'attentato di via D'Amelio il 19 luglio del 1992.
L’evento, organizzato dall’Inner Wheel Palermo Normanna, con il Patrocinio della Polizia di Stato, del Comando Esercito Sicilia e Arma dei Carabinieri, Ars, Comune di Palermo, sostenuto da Assemblea Regionale Siciliana, Fondazione Sicilia, Federfarma, Agesp, Rotary Club Palermo Ovest.
A fare gli onori di casa, Angela Fundarò Mattarella: “Figure - come la Loi- afferma la Presidente dell’Inner Wheel Palermo Normanna e del Pool antiviolenza e per la legalità - delle quali dobbiamo essere orgogliosi, che hanno creduto nello Stato, e che servono il Paese con coraggio e spirito di servizio. Questa particolare edizione, spiega la Presidente, è stata inevitabilmente segnata dall’emergenza sanitaria nella sua organizzazione, sia per garantire la sicurezza degli ospiti previsti, sia nella scelta dei premiati, anche tra persone che si sono distinti durante il lockdown in azioni per la gestione del Corona Virus".
La premiazione è stata magistralmente condotta dai giornalisti Elvira Terranova e Mauro Faso.Una serata ricca di emozioni inizialmente racchiuse nell'Inno nazionale eseguito dai dal XII° Reggimento della Fanfara dell’Arma dei Carabinieri. Presente alla manifestazione anche Claudia Loi, sorella di Emanuela che ha raccontato con voce rotta dall'emozione chi era questa giovane ragazza e come viveva il suo mestiere:"Era una ragazza, gioiosa e piena di vita. Lei non voleva fare la poliziotta, il suo sogno era fare la maestra, poi purtroppo le circostanze della vita hanno voluto che lei vincesse il concorso in polizia al posto mio. Emanuela non parlava mai del suo lavoro e viveva la sua professione con coraggio. Il nostro impegno è quello di andare in giro per l'Italia nelle scuole, per ricordare mia sorella ma anche per far in modo che questi tragici eventi non succedano più e per scuotere le coscienze".
Dopo un video sulla figura della giovane poliziotta sarda si sono susseguiti i diversi premiati di questa edizione, il tutto nel pieno rispetto della normativa anti Covid .Ecco che è stata la volta del Comandante della nave da crociera Diamond Princess, Gennaro Arma rimasto a bordo durante la quarantena al largo del Giappone e sceso per ultimo dopo aver portato in salvo tutti i contagiati. Poi il riconoscimento è andato all'infermiera Elena Pagliarini, simbolo del duro lavoro e di abnegazione degli operatori sanitari italiani durante la prima emergenza Covid-19. A seguire il medico Mario Vallone, il Presidente Nazionale di FederFarma, il farmacista Giovanni Petrosillo, che dalla sua farmacia di Bergamo ha coordinato l’assistenza sanitaria per il reperimento dei farmaci utili ai suoi concittadini, contraendo anch’egli il Covid-19.
Un applauso finale e carico di significato per la giornalista del TG3 e inviata a Pechino, Giovanna Botteri che ha raccontato quando lei insieme alla " sua" squadra di lavoro hanno capito che questa polmonite stava prendendo un'altra piega e come hanno vissuto l'inizio di questa pandemia. E poi l'abnegazione per una professione seguendo i canoni del diritto/dovere a informare e essere informati e di come si lavora con un fuso orario nettamente differente da quello italiano.
Altri riconoscimenti sono andati alla giornalista Giuliana Sgrena, vittima nel febbraio 2005 di un sequestro subìto in Iraq mentre stava lavorando e poi liberata un mese dopo.
"Sono onorata di ricevere questo premio dedicato a una donna e quando queste rischiano la vita per dovere spesso si ritrovano a essere sottovalutate, mi spiego meglio, il più delle volte si dice " se la sono cercata" ma non è così. E poi è un'occasione per ricordare Nicola Calipari ( poliziotto e funzionario del SISMI che ha partecipato, rimanendo ucciso alla liberazione della giornalista) quando è tornato in una bara come un eroe poi è stato dimenticato".
Abbiamo chiesto alla giornalista de Il Manifesto dal 1988 quanto sia difficile per una donna fare un mestiere legato all'informazione.
" E' difficile, continua la Sgrena, in questo momento per chi si occupa di conflitti perchè alcuni luoghi ci sono vietati.Devo dire che la ricerca delle fonti è davvero molto complicato".
Tante le donne "coraggio" di questa edizione, come l'avvocato e attivista per i diritti umani Caty La Torre premiata dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando:"Emanuela Loi ha seguito il sogno di servire la giustizia e sappiamo che le è costato la vita quindi per me è una grande emozione anche perchè avviene in questa terra ferita dalle mafie e dalla mentalità che le mafie non si possano combattere ed è uno strascico che ci portiamo avanti da anni. Io mi batto quotidianamente quando un diritto viene leso, se una donna guadagna di meno è un diritto egualmente civile e sociale. Oggi il valore di una battaglia per un'ingiustizia è il valore di affermare la dignità di un essere umano".
Il "Premio Coraggio Emanuela Loi", anche al magistrato Leonardo Guarnotta, già Presidente del Tribunale di Palermo, e componente del Pool antimafia. È recente, infatti, l’uscita del suo libro che racconta la nascita, i progetti, e le controversie di quello che fu un unicum nella storia della lotta alla mafia.
Ed ancora tra i premiati la professoressa Maria Falcone Presidente della Fondazione Giovanni Falcone.
Ma nell'affermazione della legalità e della giustizia e nell'impegno di servire la propria comunità anche ne periodo di lockdown ci sono state figure della Polizia di Stato, ma anche dell'Arma dei Carabinieri e dell'esercito che si sono contraddistinte. Un "esserci sempre" sul territorio sotto il profilo della sicurezza e del sostegno.
Così il prefetto di Palermo, Giuseppe Forlani, ha consegnato il riconoscimento al questore di Palermo, Renato Cortese, autorità di pubblica sicurezza del capoluogo e della provincia che prima come componete della Catturandi e poi come Capo ha arrestato diversi boss, uno fra tutti, Bernardo Provenzano.
Nel ricevere il Premio, il questore ha evidenziato come questo sia dei poliziotti di Palermo perchè la mission della polizia è essere al fianco dei cittadini lo erano durante la pandemia anche raccogliendo i soldi per solidarietà e lo erano anche il 15 luglio quando Palermo è stata colpita da una bomba d'acqua. Ma lo era anche Nicola Calipari che ha protetto la giornalista Sgrena e Nicola Scafidi ( a cui ieri è stato intitolato un piazzale a Sferracavallo) poliziotto della Stradale morto quattro anni fa sulla Milano-Torino mentre soccorreva un autista in panne.
Poi è stata la volta per il Comando Sanità dell’Esercito, del colonnello Alfonso Zizza, che ne è alla guida, sotto l'occhio attento del comandante dell'Esercito in Sicilia, Maurizio Angelo Scardino. L'Esercito tra l'altro durante il periodo di lockdown si è occupato anche della distribuzione di cibi alle famiglie in difficoltà.
Invece per l’Arma dei Carabinieri è stata presente il capitano Beatrice Casamassa, impegnata nella prevenzione e nella lotta a difesa delle donne vittime di violenza, la consegna è avvenuta da parte del neo Comandante Regionale dei Carabinieri Sicilia, Rosario Castello. Ricordiamo che nel mese di novembre ha aperto la rete antiviolenza dell'Arma nella caserma del comando provinciale di Palermo. E visibilmente emozionata, prima di ripartire verso l'ultima destinazione che le è stata assegnata, in Puglia, il Capitano ha esortato a non avere paura evidenziando come le porte di una caserma sono sempre aperte per tutti i cittadini.
Un encomio speciale voluto dalla Presidente del Pool antiviolenza, è andato alle “mamme coraggio del quartiere Sperone”, protagoniste positive della recente vicenda giudiziaria legata allo spaccio di droga nel quartiere.Per motivi di tutela e sicurezza, il premio è stato ritirato dal Comandante provinciale dei carabinieri, Arturo Guarino.
La serata, dopo il minuto di silenzio, si è conclusa con il Concerto in memoria delle vittime del Covid-19, voluto dall’organizzazione e da tutti i partners. I brani eseguiti dal XII° Reggimento della Fanfara dell’Arma dei Carabinieri.

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