L’unica rassegna internazionale del melologo in Italia, viene esclusa dal Comune di Palermo

La Rassegna internazionale del Melologo Extroversi2020 esclusa dalla manifestazione condivisa e co-organizzata in collaborazione tra l’Assessorato alle CulturE del Comune di Palermo ed il Teatro Biondo perché scambiata per un premio. L’associazione non profit Extroart, operante a Palermo e con il progetto Wanted anche fuori dal territorio italiano, aveva partecipato all’avviso pubblico esplorativo-manifestazione d’interesse per la selezione di progetti artistici da rappresentare nella Chiesa dello Spasimo dal titolo PAROLA a PALERMO con la proposta della XV edizione internazionale della Rassegna del Melologo. Nella mattinata della giornata di ieri (25 settembre) il presidente della Extroart, Ludovico Gippetto veniva a conoscenza che il progetto era stato inizialmente escluso perché fuori termine di presentazione.
Il Melologo, un genere quasi inesistente in Italia e che tra il ‘700 e ‘800, invece, fu momento cruciale della drammaturgia musicale d'oltralpe, oggetto di fortissimo interesse da parte di #Mozart, ma alla fine impotente a scalfire il predominio estetico del bel canto. È un genere di spettacolo basato sull'intersezione fra testi declamati e testi musicali, un "discorso melodioso musicato e non cantato" che prevede la compresenza, sulla scena, di attori e musicisti. Ad ogni poesia, un musicista esegue una partitura inedita o estemporanea, che sarà parte integrante durante l’interpretazione degli attori, che si alternano sul palco. La parola che unisce è il tema della manifestazione con l'intento di accomunare tutte le regioni italiane ma anche di altre nazionalità, con poeti tutti diversi fra loro per stile ed intendimenti ma uniti nel cogliere il significato di ogni singolo verso evidenziando il sostrato psicologico insito nel testo, ma non espresso verbalmente, rendendo per questo, singolare la manifestazione. “Ho subito inoltrato la stessa mail al vice direttore Mauro Lo Monaco-dichiara Ludovico Gippetto- che ha riscontrato la regolarità della domanda ed ha convocando urgentemente la commissione esaminatrice che non ha cambiato l’esito. Siamo molto amareggiati per questa esclusione, probabilmente frutto di una leggerezza interpretativa o di logiche altre. Confondere la Rassegna internazionale del Melologo con un premio, vanifica l’impegno di oltre cento, tra artisti e interpreti della porta accanto che hanno fatto parte del progetto, durate la pandemida da Covid19. La Dedica d’Onore, che viene menzionata nella nota del Comune, non è un premio ma un riconoscimento sociale che viene conferito nell’intervallo tra il primo e secondo tempo. Un momento che non aveva nessun costo così come si evince chiaramente dal bilancio presentato. Magari nel prossimo futuro -continua ironicamente Gippetto- la scelta degli eventi potrebbe essere fatta tramite sorteggio, almeno si accetterebbe l’esclusione, frutto del caso.”

Nessun commento:

Posta un commento