La Schizofrenia di Musumeci e il Decalogo del Responsabile Sicurezza

La Schizofrenia di Musumeci e il Decalogo del Responsabile Sicurezza della Segreteria Nazionale del Partito Democratico Carmelo Miceli per superare l’emergenza. “Dopo le smentite e le contro smentite degli ultimi giorni (“Impugneremo il DPCM” - “Mai pensato a impugnare il DPCM”; “chiederemo di derogare al DPCM per consentire ai commercianti di restare aperti fino alle 23” - “mai pensato di derogare alla chiusura alle 18”) e l’emanazione di un DDL inutile (buono, forse, soltanto a preparare il campo per un ennesimo scontro istituzionale da ingaggiare con il Governo centrale per quando i dati dell’epidemia in Sicilia saranno tornati a scendere) si conferma un dato drammatico: Il Presidente Nello Musumeci, ha perso il controllo della situazione. Non è più lucido. In altri tempi avrei gridato con chi chiede Le Sue dimissioni (e, forse, lo farò quando tutto sarà finito). Ma oggi no. Oggi che c’è in ballo la salute dei siciliani e per questo chiedo a Musumeci di fare solo una cosa: Prenda carta e penna e segni le 10 cose da fare per mettere in sicurezza la sicilia. 
1) Considerato lo stato di confusione in cui si trovano i presidi ospedalieri regionali, prima che ci sia il collasso totale, disporre immediatamente un lockdown a tempo (15 giorni) per riorganizzare le strutture operative Covid e abbattere immediatamente la curva del contagio;
2) Inibire immediatamente i trasferimenti da e per la Regione Siciliana per il tempo del lockdown;
3) ordinare un tamponamento obbligatorio domiciliare per tutti i residenti e/o domiciliati in Sicilia da eseguire durante il lockdown a tempo mediante la struttura dei medici di base (così da individuare, isolare e citare tutti gli asintomatici);
4) strutturare e suddividere il territorio per aree di priorità, comparti geografici e segmenti sanitari, in modo da poter avere un quadro chiaro e semplice che consenta azioni mirate e veloci. Più in particolare, la riorganizzazione delle aree di priorità da fare secondo aree vaste, individuando strutture ospedaliere esclusive alla gestione del Covid (e non miste!), mantenendo le “reti tempo dipendenti” in piena funzionalità;
5) Azzerare totalmente la struttura operativa del Dipartimento di Pianificazione Strategica e DASUE che si è rivelata inadeguata, sia dal punto di vita operativo che nella modalità della gestione della comunicazione (del resto, la nomina di due Commissari straordinari - uno a Palermo e uno Catania - è la dimostrazione che ci sono gravi problemi!).
6) Rivedere la gestione delle Asp e delle Usca, attualmente totalmente fuori controllo;
7) ottimizzare i posti letto all’interno dei reparti, così da ricavare immediatamente nuove ed ulteriori postazioni per le terapie intensive, per le sub intensive e, chiaramente, nuovi posti letto Covid;
8)Avviare immediatamente la sperimentazione - possibilmente nelle aree metropolitane - di un sistema informatico di Gestione Covid che consenta la condivisine di dati nella gestione dei casi (una sorta di protocollo informatico che mette in rete tutto); 
9)Individuare nelle Città Metropolitane di Palearmo, Messina e Catania e in ogni capoluogo di provincia, luoghi e/o aree (ad esempio la Fiera del Mediterraneo di Palermo) per la collocazione di Drive In per l’esecuzione massiva di tamponi gratuiti per i cittadini per la fase della riapertura (il sistema ad aree vaste, peraltro, andrebbe a confluire in questa direzione, ottimizzando sia le operatività che tutto l'iter del paziente dalla presa in carico del primo tampone al successivo decorso in base agli esiti);
10) Alla riapertura (finito il lockdown) ripristinare i trasferimenti da e per la Sicilia con obbligo di quarantena per chi viene o torna in Sicilia. In ultimo, ma non per ordine importanza, a supporto delle attività produttive, emanare immediatamente un “Decreto Ristori” regionale che stanzi ulteriori somme da aggiungere a quelle già previste e stanziate dal Decreto Ristori nazionale. Caro Presidente, non è più tempo di perdere tempo. E Lei, adesso, non ha più scuse per fare qualcosa”. Così sui social, Carmelo Miceli, responsabile Sicurezza della segreteria nazionale del Partito Democratico.

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