Covid, Orlando scrive a Conte e Musumeci. "In Sicilia verso strage annunciata. Urgenti provvedimenti sganciati da logiche politiche"

Se è vero quanto denunciato oggi dai media, circa la mancanza di strumenti fondamentali per la cura dei malati e circa la saturazione dei posti letto, rischiamo che a Palermo e in tutta la Sicilia si vada
verso una strage annunciata. Se è vero che nei Pronto soccorso manca l'ossigeno e che nei reparti ospedalieri si è cominciato a scegliere “quali pazienti provare a salvare e quali no”, si prefigurano scenari da “medicina di guerra” che, quali che ne siano i risultati e per quanto possa essere mastodontico l’impegno degli operatori medici e sanitari, porterà comunque una lunga lista di lutti e tragedie umane e
sociali. Sono questi i due passaggi più “pesanti” di una lettera che il Sindaco
Leoluca Orlando ha inviato poco fa al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al Presidente della Regione Nello Musumeci,
informandone il Prefetto Giuseppe ForlaniIl Sindaco del capoluogo sottolinea di essere convinto che “la tutela della vita sia la priorità assoluta da parte di tutti”, ma allo stesso tempo che vi sono “messaggi a volte contraddittori che stanno arrivando, ancora in queste ore, e che rischiano di diventare un ostacolo al rispetto delle fondamentali norme di prevenzione. Ultimi fra i tanti, devo citare l’annuncio dato alla stampa dal competente assessorato regionale secondo cui “in Sicilia i negozi restano aperti "la domenica” e i continui richiami ad una situazione che sarebbe "sotto controllo” rispetto alla capacità del sistema sanitario
regionale di reggere all'impatto dei ricoveri in atto e previsti.”

Orlando afferma di essere cosciente del fatto che “gli operatori sanitari, come quelli delle Forze di polizia, hanno fatto e stanno
facendo in Sicilia come nel resto del Paese un eccezionale lavoro” ma allo stesso tempo definisce “inadeguati e a volte contraddittori i divieti” che rendono difficili i controlli.

Riferendosi al rapporto fra Comuni e Regione, Orlando afferma che “non
vogliamo farci attirare nella micidiale trappola della competizione per ottenere l'attribuzione di un colore di minor allarme mediatico.
Credo infatti che a tutti sia fatto obbligo di aver cura della salute e della vita dei cittadini, evitando passerelle alla ricerca di una visibilità che uccide o cerca di nascondere responsabilità.”
Quindi la richiesta formale a “chi ne ha competenza formale” di valutare “in tempi strettissimi l'adozione di provvedimenti tali da garantire controlli capillari e stringenti e strumenti per potenziare in tempi rapidissimi il sistema ospedaliero anche con soluzioni di emergenza.”

Quindi un appello alla responsabilità istituzionale che porti a “scelte importanti e significative con tempi sganciati da logiche
burocratiche e di appartenenza politica” per dare “messaggi chiari ed univoci alla popolazione, che ha il diritto di conoscere la reale gravità della situazione e che noi rappresentanti istituzionali abbiamo il dovere di informare e indirizzare verso le scelte più giuste per il bene della collettività.”

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