Miceli (pd): Musumeci si dimetta. Incompatibile con ruolo di commissario regionale

Roma, 9 novembre 2020 - “Per settimane ho chiesto al Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci di guardare in faccia la realtà, al di là degli schieramenti e delle appartenenze politiche. Le continue segnalazioni di gravi inefficienze nella macchina sanitaria, le preoccupanti notizie dell’esponenziale crescita della curva di contagio (che ha fatto registrare una drammatica impennata del numero dei positivi dai 7.500 del 21 ottobre ai 21.500 di ieri, + 300%), l’allarmante denuncia dell’Ordine dei Medici di Palermo sulla carenza di dosi vaccinali antinfluenzali e la necessità di un “lockdown immediato”, avrebbero dovuto, e dovrebbero tutt’ora, indurre Musumeci a scegliere la linea del rigore e della collaborazione istituzionale.
In modo assolutamente preoccupante, invece, Musumeci ha optato per la irresponsabile linea dello scontro istituzionale, contestando i DPCM del 18 ottobre e 3 novembre perché contenenti misure restrittive “eccessive” rispetto alla situazione dell’isola e non avendo alcuna esitazione nello stigmatizzare l’Ordinanza con cui il Ministero della Salute ha classificato la Sicilia tra le regioni “arancioni”, definendola un atto politico, privo di qualsiasi fondamento scientifico. Il tutto senza mai un minimo di autocritica e, soprattutto, in totale sfregio alla leale collaborazione cui sarebbe tenuto per la qualità di “Commissario regionale per l’emergenza” che ricopre. In una simile condizione, una verifica sulla opportunità della permanenza di tale carica in capo a Musumeci appare quantomeno opportuna, se non doverosa e necessaria”. Queste le dichiarazioni con le quali Carmelo Miceli, deputato siciliano responsabile nazionale sicurezza del PD, commenta l’interpellanza urgente della quale si è fatto promotore insieme al Segretario Regionale Anthony Barbagallo e i colleghi Raciti, Navarra e Cappellani.“La contestazione violenta e continua di ogni atto compiuto dal Governo e dalla struttura Commissariale centrale - continua Miceli - non è compatibile con il ruolo di Commissario delegato all’attuazione delle scelte operate dalle strutture centrali deleganti, ne ritarda l’attuazione e, soprattutto, ne mina alla radice la legittimità agli occhi dei cittadini che quelle scelte devono rispettarle e attuarle”. “Pertanto - conclude - se Musumeci vuole mantenere scelleratamente la posizione del contestatore, abbia la dignità di dimettersi immediatamente dal ruolo di Commissario regionale delegato, lasciandolo questo compito a chi sa che la salute dei cittadini viene prima del consenso personale”.

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