"T'ammazzo a legnate" scoperta e sequestrata una casa di riposo lager: quattro ai domiciliari

di Ambra Drago
Calci e pugni oppure strattonamenti, ingiurie minacce nei confronti di anziani. Un susseguirsi di violenze fisiche, psicologiche e verbali quelle scoperte dal Comando provinciale della Guardia di Finanza di Palermo grazie alla segnalazione da parte di un ospite della struttura " I nonnini di Enza" i a Palermo. I finanzieri hanno eseguito la misura cautelare dei domiciliari per ben quattro persone . Si tratta di Maria Grazia, Carmelina e Mariano Ingrassia e Vincenza Alfano, tutti residenti a Palermo, ai quali la Procura della Repubblica ha contestato in particolare i reati di maltrattamento, lesioni personali, nonché di violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro.Mentre l'assistenza residenziale è stata posta sotto sequestro e sarà gestita da un amministratore giudiziario nominato dal Tribunale di Palermo, al fine di assicurare la prosecuzione dell’attività con personale qualificato nell’interesse e per la salvaguardia degli ospiti della struttura.Lo stesso G.I.P. presso il Tribunale di Palermo, nel valutare il gravissimo quadro probatorio raccolto dalla Procura della Repubblica sulla base del lavoro svolto dagli investigatori del Nucleo di Polizia economico - finanziaria di Palermo, ha ritenuto la sussistenza di esigenze cautelari sottolineando che “il ricorso a forme di violenza fisica e morale da parte degli indagati non ha assunto carattere episodico ma costituisce espressione di un consolidato modus operandi contrassegnato dal sistematico ricorso a forme di prevaricazione e sopraffazione nei confronti degli anziani ospiti, spinti fino ad atti di vile aggressione alla loro sfera di integrità fisica, oltre al loro patrimonio morale”.

I titolari della struttura, inoltre, dovranno rispondere, oltre che del mancato rispetto delle prescrizioni dettate dallanormativa vigente in materia di prevenzione del rischio di contagio da COVID-19, anche degli specifici reati in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro poiché, come emerso nel corso delle indagini, i dipendenti della struttura assistenziale non facevano uso dei dispositivi individuali di protezione, pur entrando a contatto stretto in un luogo chiuso con soggetti anziani, particolarmente fragili.

Proprio per tale motivo è stato predisposto un piano di accertamenti mirati alla tutela degli anziani, che - in concomitanza con l’operazione di servizio - sono stati tutti sottoposti a tampone per scongiurare il pericolo della possibile insorgenze di pericolosi focolai.




Nessun commento:

Posta un commento