La donazione si tinge di rosa in piazza Verdi. "Valorizzare il ruolo della donna come donatrice di vita e di sangue"

di Ambra Drago
Questo 8 marzo messo in campo dalla polizia a piazza Verdi ha visto i colori predominanti del rosa al fianco della donna e del rosso per sottolineare l'importanza della donazione del sangue, soprattutto in un periodo di emergenza sanitaria legata al Covid e alla necessità per le strutture ospedaliere di avere necessari rifornimenti per poter effettuare trasfusioni o curare le innumerevoli malattie che non possono essere dimenticate o messe in secondo piano. Così dopo diverse iniziative avvenute nei mesi precedenti, l'autoemoteca della FRATRES ha raggiunto una delle piazze più belle del capoluogo  e grazie  all'energia costante, all'impegno e all'ausilio dell'associazione Donatorinati"della Polizia di Stato ha preso il via una significativa raccolta di sangue cercando di sensibilizzare  la cittadinanza a compiere un gesto che può salvare delle vite. Una doppia iniziativa quella avvenuta in piazza Verdi, ovvero aver insieme il camper della Polizia di Stato e il mezzo della FRATRES insieme ai "Donatorinati" della Polizia che ha avuto il plauso del questore di Palermo Leopoldo Laricchia:"La donazione del sangue e il rispetto delle persone che ci stanno accanto sono la declinazione in generale del rispetto dell'altro e della cura dell'essere umano. A donare sono tante donne è come il loro sangue appunto viene messo a disposizione delle vite altrui sicuramente   non va versato come spesso accade nei  casi di violenza di genere". 

Un doppio binario quello della sensibilizzazione alla donazione, all'aiuto dell'altro che va di pari passo con il contrasto al fenomeno della violenza di genere che ricordiamo può avvenire in diverse forme (fisica, psicologica, economica e nei casi estremi arrivare a sfociare nel reato). Alla giornata ha partecipato anche una rappresentanza femminile del corpo dei Vigili del Fuoco, fedeli al protocollo d’intesa sottoscritto il 21 novembre 2018 anche a Palermo.
"Le donne hanno sempre giocato un ruolo fondamentale e abbiamo voluto effettuare questa raccolta di sangue proprio oggi che è un giorno importante, sottolinea Tina Montinaro- Presidente dell'associazione "Donatorinati" di Palermo. Negli ultimi anni questo giorno l'abbiamo visto limitato a un festeggiamento mentre io vorrei che insieme alla Polizia di Stato ricordare quelle donne che non ci sono più e hanno versato il sangue e questo non è bello. La donna è abituata a donare, dona la vita, è sempre presente e ciò ti fa pensare che doniamo la vita ai figli e che spesso sono loro a commettere reati atroci".E in questo momento storico particolare dove molte donne sono costrette a stare isolate, a casa e spesso in condizioni tutt'altro di serenità familiare dove magari sussistono malesseri e campanelli di allarme di violenze che consiglio si sente di dare alle altre donne, Tina Montinaro. "Io, come donna, come madre, mi sento di dare il consiglio di denunciare sempre e inaccetabile la violenza sotto ogni forma ecco il nostro impegno al fianco della polizia nel progetto "Questo non è amore". Vorrei fare capire a queste ragazzine che quando un ragazzo ti da uno schiaffo non è perché è geloso, lo fa perché è violento e andrebbe seguito e curato. Noi dobbiamo rivolgerci soprattutto ai ragazzi. Giro tante scuole dove parliamo di legalità, contrasto alla mafia, ma si parla anche della donazione del sangue e anche del contrasto alla violenza di genere. Ormai e mi si stringe il cuore dover constatare che troppe donne vengono uccise e questo non deve accadere ecco che dobbiamo lavorare tutti in un'unica direzione soprattutto di cambiamento culturale".Una riflessione ulteriore e conclusiva quella che ci ha regalato Tina Montinaro di fronte all'esistenza e alla promozione di steriotipi maschili e perchè no anche femminili offerti dalla televisione, dai social. "Voglio ricordare ai giovani e alle ragazze che ogni donna è bella per come è dentro, poi la bellezza esteriore ricordiamo che passa. Non dobbiamo essere omologati ma ognuno deve pensare con la propria testa. E all'uomo che si vuole atteggiare quasi da "super uomo" non va bene facciamo un passo indietro e ritroviamo e riscopriamo i valori come quelli legati al rispetto della donna".




Nessun commento:

Posta un commento