La riforma del provvedimento amministrativo in Sicilia in un libro dei prof. Gaetano Armao, Francesco Martines con il coordinamento del prof. Pietro Luigi Matta

La legge regionale n. 7/2019 recante “Disposizioni per i procedimenti amministrativi e la funzionalità dell'azione amministrativa”, che ha modificato ed integrato la precedente legge regionale n. 10/1991, ha recepito le disposizioni della Legge Madia (124/2015) e dei relativi decreti attuativi, del Codice dell’Amministrazione Digitale, del Decreto Trasparenza e delle altre riforme intervenute a livello centrale. La legge 7/2019 non si riduce ad un mero adeguamento alla normativa statale, ma il legislatore siciliano ha inteso dare un assetto più intellegibile alla normativa sul procedimento anticipando, in alcuni casi, soluzioni che il legislatore nazionale ha introdotto successivamente.
Questo volume, scritto dai prof. Gaetano Armao e Francesco Martines e coordinato dal prof. Pietro Luigi Matta, offre un articolato commento alle disposizioni della legge regionale, integrata poi da alcune modifiche al testo con successiva legge regionale. Occorre ridurre il rischio che la riforma resti sulla carta - rileva il prof. Armao - come accade in gran parte delle riforme amministrative, più innovative ed incisive. Queste tendono infatti a innalzare il livello della qualità delle prestazioni delle amministrazioni pubbliche e puntano a governare il processo di modernizzazione confrontandosi con la resistenza al cambiamento degli assetti interni consolidati, in particolare di chi deve applicarli, dando consapevolezza a coloro che possono invocarne gli istituti di garanzia e tutela.

In particolare questa legge appare significativa e rilevante in alcuni passaggi - sottolinea nel suo intervento il prof. Matta - come nella tematica di conflitto interessi ed obbligo di astensione da parte del responsabile del procedimento. Il legislatore regionale è intervenuto con una disciplina di maggior dettaglio prevedendo ipotesi nelle quali si può configurare una situazione di conflitto d’interessi. Per cui si impone la tracciabilità dell’attività svolta dal responsabile del procedimento attraverso un adeguato supporto documentale.

La pubblicazione del volume è stata effettuata attraverso il Progetto di formazione e ricerca (edizione 2019) del Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche dell’Università di Messina in partenariato con il Dipartimento della Funzione Pubblica e del Personale dell’Assessorato delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica della Regione Siciliana.




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