Mattarella nell'aula Bunker per ricordare vittime delle Stragi: "La mafia esiste lo Stato sia vigile. Far luce su eventuali dubbi nella magistratura e spazio alle riforme"

di Ambra Drago
In un' aula bunker a numero ristretto di partecipanti a causa della pandemia hanno preso il via le celebrazione relative al XXIX anniversario della Strage di Capaci e di via D'Amelio. Presenti nell'aula che ha ospitato il Maxi Processo, il Presidente della Repubblica Mattarella, quello della Camera, Roberto Fico insieme ai ministri della Giustizia, dell'Interno e dell'Istruzione. L'evento, presentato dalla giornalista Rai, Emma D'Aquino ha avuto come protagonisti diversi video ricordo e alcune brevi interviste con i ministri dei dicasteri sopra citati e del Capo della Polizia, Lamberto Giannini. Ricordiamo che nelle due Stragi la polizia ha pagato un prezzo altissimo perdendo sette uomini e una donna.Tra i banchi dell'aula Bunker presenti anche i familiari di Vincenzo Mineo, un funzionario dell'amministrazione della giustizia, cancelliere e punto di riferimento per magistrati e giornalisti dal Maxi processo in poi, una figura indimenticabile. A pochi metri presenti anche il giudice Giordano e colui che fu il suo giudice a latere nel Maxi Processo, Pietro Grasso e poi ancora colui che sostenne la pubblica accusa, Giuseppe Ajala e poi il giudice Guarnotta insieme alle più alte cariche militari e cittadine, tra cui il sindaco Leoluca Orlando. Da anni la Fondazione Falcone assegna un premio agli istituti scolastici quest'anno è toccato a una scuola di Rieti, una di Fermo e una di Latina, tutte collegate da remoto, ma che hanno espresso tutte la gioia nel ricevere il riconoscimento.Subito dopo ha preso la parola il Capo dello Stato che ha voluto esprimere l'ampio valore educativo e non solo simbolico dell'attività messa in campo dalla Fondazione Falcone, dell'importanza dei giovani che lui stesso ha definiti "monumenti vividi e preziosi" senza dimenticare un tema scottante, da mesi alla ribalta delle cronache, ovvero il ruolo della Magistratura dopo gli scandali e all'interno nel Csm. Procedendo con ordine il presidente Mattarella ha ribadito come la mafia esiste e non è stata sconfitta e per questo ha invitato tutto lo Stato a mantenere alta la guardia. Il Presidente elogia quella parte di cittadinanza che ha detto no alla mafia, perchè ha ribadito, prendendo in prestito una frase del giudice istruttore Antonino Caponetto, la mafia ha più paura della scuola che della giustizia. In generale la condanna popolare ha respinto la mafia dice Mattatrella: "O si sta contro la mafia o si è complici". Ecco che in gioco entrano le pressanti attività delle Forze dell'Ordine coadiuvate dal disprezzo dei giovani per la criminalità organizzata. Falcone e Borsellino ha continuato Mattarella sono gli esempi a cui guarda la magistratura italiana. A loro la società civile guarda con riconoscenza e con fiducia nel valore dell'amministrazione della giustizia. "Anche il solo dubbio- conclude MAttarella. che la giustizia non venga esercitata nel nome della legge provoca turbamento. La credibilità della magistratura è imprenscindibile per il corretto lo svolgimento della vita della Repubblica.Si facci piena luce sui dubbi e si dia spazio alle riforme". E' terminata così la giornata nell'aula Bunker del carcere Ucciardone, successivamente il Presidente Mattarella si è diretto verso la Caserma Lungaro cuore dell'Ufficio Scorte della Polizia di Stato dove dopo la deposizione della corona ai caduti, sarà inaugurata la nuova teca che custodisce la Fiat Croma con il nome Quarto Savona 15 la prima blindata a saltare in aria lungo la A29 dove a bordo si trovavano i poliziotti Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo.

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