Enza Nardi: Dipendenze - Manette a Vita

Cari lettori,
ci sono tre terribili elementi che incombono sulle nostre vite. Siamo abituati a vederli scissi fra loro, come se fossero problemi di diversa natura solo perché hanno nomi diversi o caratteristiche diverse. Così non è perché generano, seppure in forma diversa una dipendenza più o meno forte. Spesso sono anche collegate fra loro dando maggiori conseguenze: alcol, droga e fumo. Sono dipendenze senza età. Si inizia da giovani per gioco, per noia o perché lo fanno gli amici e si vuole essere come loro e poi non si riesce più a liberarsene. Si può esserne investiti anche in età adulta a seguito di un dramma vissuto o improvvisa "curiosità". Sta di fatto che dopo essersi ritrovati nel vortice spaventoso, soprattutto dell'alcol e della droga, poi si deve fare i conti con questi nemici che a lungo andare tolgono tutto e non danno nulla.
Mettono quelle manette ai polsi di cui non si conosce più l'origine della chiave. Chi diventa vittima di questi drammi non se ne rende conto o rifiuta di rendersene conto. L'alcol non viene considerato una droga eppure quando si arriva al punto di essere alcolizzati l’alterazione che crea nel corpo è del tutto assimilabile ad essa. Vorrei soffermarmi sui giovani affinché si possa far capire loro quanto sia dannoso per la loro salute e il loro futuro, che non potranno avere, se si lasciano travolgere da questo nemico invisibile. Tra i giovani e ahimé giovanissimi assumere troppo alcol può creare problemi molto seri.
Bere eccessivamente, fuori da ogni controllo, viene chianato Binge Drinking, regola assoluta da adottare quando i ragazzi escono in compagnia. Dalle indagini effettuate dall'OEDT (Osservatorio Europeo delle Droghe e Tossicodipendenze), l'alcolismo giovanile è in forte aumento in Italia. Ciò che affascina è lo sballo. Si sentono euforici e capaci di "ogni cosa". Cosa gravissima. Né più, né meno di una qualunque droga. Altrettanto grave è la nostra cultura che non lo vede come un vero e proprio problema. Dobbiamo ricordare ai giovani che l'alcol può dare dipendenza fisica e psicologica, e creare le crisi d'astinenza, tra le peggiori che esistano. Tra i giovani, prendendo esempio dai paesi del nord, sta avendo successo il Binge Drinking. Più di 700mila adolescenti al di sotto dei sedici anni in Italia consumano alcol, ben il 74% beve il sabato sera e lo fa anche il 67% dei ragazzini tra i 13 e i 15 anni; il 20% di essi beve con il preciso intento di ubriacarsi e ciò ha portato un incremento del 70% del numero di ricoveri al pronto soccorso o incidenti mortali. Tenendo conto che il 10% del totale dei decessi prematuri in Italia è causato direttamente dall’abuso di alcol, si può ben comprendere l’urgenza di agire immediatamente per contenere il fenomeno.
Allo stesso modo la droga. Iniziano tra "i banchi di scuola" a fare uso di cannabis e poi molti passano alle droghe vere e proprie. Pare che siano in rapida ascesa i consumi della nuova regina delle droghe tra i giovani: "Spice". Un miscuglio di erbe essiccate che produce effetti simili a quelli della marijuana, ma in realtà ben più gravi per la salute. Come ogni proibita, i ragazzi sono attratti dalla droga per curiosità o per trasgressione pertanto la loro l'idea è quella di provare una sola volta. Ben il 75% degli adolescenti afferma di aver avuto contatto con cannabis o altre droghe, e il 27% ammette di procurarsele a scuola. Molti di loro delle droghe chimiche conoscono ben poco e ancor meno degli effetti a breve e a lungo termine che possono avere sul corpo e sul cervello. Molto spesso assumono sostanze spicotrope alla cieca, senza conoscerle, e con il tempo ne pagano amaramente le conseguenze. Studi fatti sul caso rivelano che 54mila ragazzi, ovvero il 2,3% dei 15-19 enni, nel 2014 ha assunto sostanze psicotrope e psicofarmaci assunti senza prescrizione medica. Il mercato delle droghe è sempre molto prospero e se ne diffondono ogni volta di nuove. Acquistare alcol e droga impone ai ragazzi di avere quotidianamente a disposizione dei soldi che, sia appartenenti a famiglie facoltose, sia no, non possono predisporre a sufficienza in età scolare. Nemmeno i ragazzi che ancora non sono autonomi economicamente possono averne. Questo crea il dramma nel dramma. Condizione che ingabbia sempre più i giovani che si trovano a scegliere le soluzioni più disperate - disposti a tutto - per procurare il denaro per acquistare il loro "veleno". Ecco che si viene a creare quello spaccato di vita: da una parte, giovani che facenno uso di alcol e droga e si percepiscono "magici", dall'altra adulti che, sebbene spinti dalla migliore buona volontà, non riescono a entrare davvero in contatto con loro rendendoli così incapaci di affrontare il problema e di aiutarli. Un gap generazionale che si può rivelare incolmabile, quanto drammatico. A questo punto non voglio soffermarmi sul come o il perché si arrivi a questa galera, ma come si può fare per evitare che ci si arrivi. L'informazione è il primo importante step da perseguire. Con qualsiasi mezo e in qualsiasi luogo è utile parlarne, fino alla nausea. Non importa se ci si ripete. Bisogna informare e far riflettere sui gravi e irrimediabili danni che si crea alla propria persona. Partiamo dai genitori. Loro sono molto importanti nel dare informazione, ma ancora di più nell'essere di buon esempio. Devono prima di tutto informarsi loro su cosa sono le sostanze, sugli effetti e le conseguenze da essere così pronti a parlarne con cognizione di causa e non per sentiro dire, che il più delle volte non corrisponde a verità. Devono essere in grado di non allarmare dove non serve e farlo invece dove il problema esiste. Purtroppo non tutti i genitori si rendono conto dell'importanza del suddetto ruolo. A questa mancanza allora è bene che subentrino le istituzioni, come supporto alla famiglia. La scuola, con progetti mirati, ha il compito di fornire ai ragazzi tutte le informazioni necessarie per dar loro strumenti utili per non trovarsi in quella situazione da cui difficilmente o con estrema fatica ne possono venire fuori. A sostegno di quanto sopra i genitori e non, possono contattare esperti per una consulenza mirata.
Numero verde 800919660.



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