Acqua: La denuncia di Lombardo (Facciamo Eco): Chiunque in Sicilia può aprire e manomettere i pozzi

Alcamo (TP) 4 agosto 2021 - “In molte zone della Sicilia chiunque può aprire e manomettere i pozzetti di manovra delle acque a causa di uno stato di totale abbandono dei consorzi di bonifica per mano della politica siciliana. In queste ore ho effettuato l’ennesimo sopralluogo nel Palermitano a Partinico insieme ai volontari del Comitato Invaso Poma e la situazione è disastrosa. Invito l'Assessore Regionale Scilla a fare un sopralluogo nelle campagne, in modo da verificare di persona lo stato dei luoghi”. A denunciarlo è il deputato nazionale del gruppo Facciamo Eco Antonio Lombardo che ha effettuato in queste ore una serie di sopralluoghi per le campagne del Palermitano per verificare le infrastrutture dei consorzi di bonifica. “La situazione - spiega Lombardo - è assolutamente disastrosa, chiunque può aprire e accedere ai pozzetti di manovra, nessuna protezione, nessun segnale di pericolo.
Due anni fa avevo fatto una visita analoga nelle campagne di Mazara del Vallo (TP) dove lo stato dei luoghi era altrettanto drammatico. Dopo il sopralluogo a Partinico ho ricevuto risposta dall’ingegnere Marino dirigente dell’area tecnica del consorzio di Bonifica Palermo 2 secondo cui molti interventi sono stati fatti. Ma è troppo evidente che la situazione è in totale degrado e abbandono ma anche pericolo per le parti che ho potuto visionare. La responsabilità principale è senza dubbio della classe politica siciliana, con la sua infinita smania di potere, per detenere il controllo assoluto nelle proprie mani ha finito per distruggere una infrastruttura strategica e fondamentale per l'agricoltura siciliana. L'amministrazione dei consorzi deve ritornare ai contadini, occorre dare una governance democratica, eletta e legittimata dagli associati, così come previsto dalla legge. Non è possibile continuare con la stagione dei commissari, che ha prodotto i risultati che oggi commentiamo. Gli assessori regionali al ramo e i direttori generali della Regione vengano di persona a verificare la situazione. Non si tratta di una provocazione, ma di un grido d'aiuto che proviene dagli agricoltori che non riescono più ad irrigare le loro terre. Spero che l’obiettivo del governo Musumeci - conclude Lombardo - non sia far morire l’agricoltura”.

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