"La storia del sindaco Orlando è finita, liberi Palermo dalla sua zavorra e da una gestione amministrativa fallimentare sulla quale è caduta una tegola pesantissima sul piano politico visto che sotto il profilo penale saranno i giudici a stabilire le eventuali responsabilità del primo cittadino e delle altre persone indagate per le presunte irregolarità nei bilanci del Comune dal 2016 al 2019. Ho sempre difeso il consiglio comunale dagli attacchi di un primo cittadino che varie volte, soprattutto negli ultimi tempi, ha lanciato accuse più o meno velate di volergli mettere i bastoni fra le ruote, peraltro votando personalmente sempre contro i bilanci di quegli anni. Non a caso i magistrati scrivono nel provvedimento: 'i pubblici ufficiali sottoscrivevano e inviavano all’ufficio Ragioneria generale delle schede di previsione di entrate sovrastimate inducendo in errore il consiglio comunale di Palermo sulla verità dell'atto, determinandolo ad adottare la deliberazione con la quale veniva approvato il bilancio di previsione'. Sono parole inequivocabili che non soltanto non gettano ombre sul massimo organo di rappresentanza dei cittadini ma addirittura, di fatto, tracciano una netta linea di demarcazione fra chi ha svolto le proprie funzioni con coscienza e chi invece, sempre secondo la ricostruzione dei giudici, non lo avrebbe fatto tradendo la fiducia dei palermitani". Lo dichiara Alessandro Anello, consigliere comunale della Lega a Palermo e segretario del partito nella città metropolitana.
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