"Ancora un nulla di fatto per il Piano Triennale delle Opere Pubbliche, dopo una lunga conferenza dei capigruppo che avrebbe potuto dettare un crono-programma condiviso e certo per la discussione generale di un atto fondamentale per la città, la cui trattazione e votazione viene rimandata di settimana in settimana e rischia di essere ormai inutile. La decisione è stata quella di attendere sino a giovedì, quando il presidente della Commissione urbanistica ci fornirà la lista delle audizioni ritenute imprescindibili per la valutazione delle singole opere pubbliche previste dal programma. A nome del mio Gruppo, avevo chiesto di utilizzare l'incontro di oggi, rappresentativo di tutte le forze politiche, per poter programmare insieme i lavori ed entrare già da domani nel merito della trattazione.
Posizione condivisa da altre forze politiche ma ostacolata da Fratelli d'Italia, Lega, OSO, Italia Viva. Purtroppo, ho dovuto ascoltare dalla viva voce del presidente del Consiglio comunale che le determinazioni alla fine della conferenza di capigruppo non sarebbero state assunte nel rispetto dei principi di rappresentatività, ma a sua insindacabile discrezione. Si tratta di affermazioni gravi, che fanno inorridire. Da tempo avevamo compreso nei fatti l'inutilità di questi incontri, dove tutto sembra già deciso, ma sentirlo ripetere nel corso di una seduta ufficiale lascia intendere che è caduto anche l'ultimo velo, perché non vi è alcun timore di infrangere le regole basilari della democrazia. E come se non bastasse, alla mia richiesta di poter per la prima volta leggere a fine seduta il verbale della conferenza (ritenendola una buona prassi da intraprendere, tenuto conto anche della concitazione di taluni interventi e delle inevitabili interruzioni che creano ulteriore confusione in queste riunioni), il presidente Orlando ha risposto che non era previsto dal Regolamento e che, addirittura, dalla prossima volta non procederà nemmeno alla verbalizzazione di tali sedute. Riteniamo che questa gestione sia lesiva dei principi di trasparenza, mortificando le istituzioni e il ruolo dei consiglieri eletti dai cittadini che sono chiamati a rispondere delle scelte assunte, di quelle condivise e di quelle volta per volta osteggiate nell'unico interesse della città". Lo dichiara Rosalia Viviana Lo Monaco, consigliere comunale e capogruppo M5S Palermo.
Nessun commento:
Posta un commento