Covid 19, Armando Algozzino (Uilpa polizia penitenziaria): "carceri fuori controllo, si intervenga per evitare l'ecatombe"

"Malgrado in tutta Italia crescano i contagi da Covid 19, il governo appare disinteressato alla preoccupante situazione in atto presso le strutture carcerarie, dove a causa della variante Omicron si registrano casi sempre più frequenti di positività": lo afferma il segretario nazionale della Uil Pubblica Amministrazione Polizia Penitenziaria Armando Algozzino che commenta i dati degli ultimi giorni relativi alla progressiva diffusione del virus. L'esponente sindacale stigmatizza il comportamento dell'esecutivo in carica, sottolineando "la contraddittorietà delle scelte compiute ad oggi". "Ai poliziotti penitenziari è stata imposta la vaccinazione - osserva - ma al tempo stesso, il governo non ha ritenuto opportuno rendere obbligatorio il green pass per coloro che , a vario titolo, entrano nelle carceri: oltre ai familiari dei ristretti, anche gli avvocati per esempio". "La situazione rischia di finire fuori controllo e di degenerare in una vera e propria ecatombe - spiega il segretario nazionale -come già opportunamente sottolineato da Gennarino De Fazio, il segretario generale della UILPA Polizia Penitenziaria: esprimo anche io forte preoccupazione, rivolgendo particolare attenzione alla Sicilia dove molti Istituti sono paragonabili a vere e proprie bombe ad orologeria pronte ad esplodere". Come spiega Armando Algozzino, infatti, nell'isola "alle criticità sanitarie si aggiungono disagi ormai annosi, quali la carenza di personale, i carichi eccessivi di lavoro e , in taluni casi, anche le condizioni strutturali e igieniche degli spazi detentivi, privi di sicurezza sia per il personale che per la popolazione detenuta". Nei giorni scorsi, anche la segreteria generale della UILPA Polizia Penitenziaria Sicilia aveva lanciato l'allarme, esprimendo rabbia per il trattamento riservato al personale. "Chiedo alle istituzioni preposte - conclude Armando Algozzino - di attivarsi con somma urgenza per applicare con il massimo rigore i protocolli sanitari previsti per contrastare il Covid 19 anche in ambito carcerario: ovvero, in sintesi, obbligo del green pass per i visitatori, tamponi rapidi giornalieri per i lavoratori e dotazione di mascherine FFP2".

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