Messina: dal 21 al 26 dicembre Natale al Mu.Me. con il biglietto simbolico a 2 euro in onore a Caravaggio

L’Assessore Samonà: Un’altra iniziativa per omaggiare il grande artista in occasione del 450° anniversario della sua nascita”. Dal 21 al 26 dicembre nuova iniziativa dedicata alla valorizzazione delle opere del Caravaggio esposte al Mu.Me, il Museo interdisciplinare regionale di Messina. Nella settimana di Natale, infatti, su iniziativa dell’Assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà, si potrà visitare il Museo al prezzo straordinario di 2 euro. “Si tratta – sottolinea l’assessore Alberto Samonà - di un ulteriore gesto del Governo regionale nei 450 anni dalla nascita di Michelangelo Merisi, universalmente detto il Caravaggio, di cui il Mu.Me ospita due capolavori assoluti: la “Resurrezione di Lazzaro” e l’ “Adorazione dei pastori”.
Durante la sua breve, ma intensa, permanenza in Sicilia, il Caravaggio ha lasciato un’impronta indelebile e con questa iniziativa, vogliamo celebrarne la memoria e il talento consentendo, in occasione della settimana di Natale, un incontro speciale con la luce che ne distingue lo stile pittorico. Uno stimolo in più alla conoscenza delle due opere, un atto di omaggio alla preziosa presenza del Cavaraggio e un invito anche ad ammirare tre importanti mostre che inauguriamo in questi giorni”. Già lo scorso 29 settembre, in occasione di questa importante ricorrenza, l’Assessore Samonà si era fatto promotore di un'iniziativa con ingresso fortemente scontato proprio per rendere omaggio alle opere del Caravaggio. Con l’occasione, a partire da giovedì 23 dicembre potranno essere visitate anche tre interessanti mostre che si aggiungono alla già ricca offerta del Museo. In particolare saranno esposte, per la prima volta, sei opere del Caravaggismo, attualmente custodite nei depositi del MuMe, che incrementano l'esposizione di autori seguaci del Merisi: una preziosa occasione di confronto e riflessione. Le opere costituiscono documenti pittorici dei maggiori artisti attivi nell’area culturale determinata a Messina a partire dal passaggio di Caravaggio, documentato tra il 1608 e il 1609. Una proposta che avvia un percorso più ampio che condurrà ad una futura esposizione dedicata alla pittura dei Caravaggeschi a Messina. Le opere individuate appartengono al repertorio di Rodriguez, Minniti e Comandè. Per gli amanti del fumetto - nelle sale dell’ex filanda Mellinghoff, già sede del Museo Nazionale - sarà allestita una seconda esposizione dedicata ai fumetti: “Illustrazioni e fumetti al MuMe”. La sezione, che comprende tavole che illustrano la storia del fumetto è dedicata ai tre artisti: Bonaccorso, De Domenico e Franchi che saranno presenti con una selezione antologica di opere che ne testimoniano l’impegno e la qualità. Il fumetto, considerata sino ad ora una forma di comunicazione leggera, ha trovato spazio all’interno dei Musei pubblici solo di recente. “Il crescente apprezzamento del fumetto da parte del pubblico, ma anche da parte di accademie e istituzioni, - evidenzia il direttore del MuMe, Orazio Micali - non poteva che coinvolgere il MuMe, da sempre attento ad ogni evoluzione che riguardi lo sviluppo delle arti visive. La mostra offre la possibilità di affrontare con competenza un nuovo ambito che ci fa prendere coscienza di un fervido movimento culturale, ormai ampiamente diffuso anche nel nostro Paese”. Uno spazio della memoria, infine, riguarderà la mostra fotografica e storico-artistica “La città scomparsa: Chiesa e Monastero di S.Gregorio” con esposizione di opere d'arte provenienti dai depositi del museo, riguardanti una delle più preziose chiese di Messina distrutte dal terremoto del 1908 e l'annesso Monastero sede del Museo Civico Peloritano del 1806. Saranno esposti preziosi frammenti dei marmi che decoravano l’interno della Chiesa, dipinti, sculture ed elementi di arti decorative. Anche questa esposizione è stata realizzata grazie a un’attività di sponsorizzazione esterna. La Chiesa e Monastero di San Gregorio furono edificati nella seconda metà del XVI secolo; in particolare il Monastero è stato sede del Museo Civico fino al 1908. Il terremoto e gli ingenti bombardamenti aerei dell’ultimo conflitto mondiale hanno portato ad un immenso depauperamento non solo del patrimonio monumentale ma anche di quello mobile. Il Museo di Messina rappresenta il sito più importante per la ricostruzione del percorso storico- artistico e monumentale della città che, mancando all’esterno, può essere ricostruito attraverso i recuperi e i frammenti conservati nelle sale e nei depositi. L’Istituto si propone, attraverso una successione di mostre, di presentare al pubblico una selezione di quanto si conserva dei più importanti monumenti di Messina, oggi purtroppo scomparsi.

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