Valentina Palmeri “Attacco ingiustificato di Confindustria ai viticoltori siciliani”

«Quella stessa Confindustria che per anni ha governato nell’ombra la Sicilia con il “Sistema Montante” e che da quel sistema non ha mai preso le distanze, oggi si permette di attaccare con un’incredibile violenza uno degli ultimi baluardi per la difesa del vero sviluppo della nostra Regione.
Come si usa dire, “senza alcun rossore in faccia”, il Presidente di quella stessa Confindustria che da Palazzo d’Orleans faceva il brutto e il bruttissimo tempo, attacca a gamba tesa chi, con le proprie scelte amministrative sempre all’insegna della legalità e del rispetto delle regole, ha difeso il territorio da orribili speculazioni edilizie, pseudo-industriali e pseudo-innovative, favorendo quel turismo e quello sviluppo sostenibile che uniscono bellezza ed economia in Sicilia.È stato grazie ai viticoltori siciliani riuniti che hanno protetto il territorio, che il vino siciliano oggi è considerato un'eccellenza ed un asse portante dell’economia. E’ grazie agli operatori delle Riserve naturali e a chi s’impegna per tutelare il patrimonio storico se oggi milioni di turisti vengono in Sicilia. È anche grazie all’agricoltura di qualità se oggi la nostra Regione sta resistendo all’avanzata della desertificazione.

Certamente diverse sono le responsabilità e i tentativi di pseudo-sviluppo portati avanti da un pezzo consistente della pseudo-imprenditorialità di cui parla Bonomi: quella stessa imprenditorialità che oggi vorrebbe trasformare la Sicilia in un unico gigantesco pannello solare all’insegna del “Green washing”; quella stessa pseudo-imprenditorialità che da decenni si arricchisce con il business dei rifiuti, avallato da parte consistente della burocrazia e dei governi regionali da Cuffaro in poi.

La CTS continua a essere ingolfata da una pioggia di richieste di pareri e provvedimenti che mai e poi mai, tanto è evidente la loro inammissibilità, dovrebbero essere portate alla discussione, disallineati o del tutto sganciati dalle pianificazioni a monte, previste dalla legge, che li renderebbero ammissibili, piani spesso del tutto assenti, come il Piano energetico e il PUDM per le spiagge.

Ma è legittimo avere il dubbio che proprio questo sia il vero obiettivo di una parte della burocrazia Regionale, che non fa il suo lavoro scaricando tutte le responsabilità alla CTS, e di quella Confindustria che ha perso il pelo di Montante ma non il vizio dell’insofferenza per le regole: delegittimare la CTS, impedirne il lavoro, avere quindi le mani libere per progetti più o meno inutili ma certamente remunerativi.

In tutto questo brilla per assenza il Governo regionale, in primis il Presidente Musumeci e l’Assessore Cordaro che di fronte allo sproloquio di Bonomi hanno scelto un assordante e complice silenzio».



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