Polizia sequestra beni da 1.000.000 euro a tre persone attive nel traffico di stupefacenti, arrestate nel 2019

Maxi sequestro da 1.000.000 di euro. Il provvedimento è stato eseguito dall’Ufficio Misure di Prevenzione Patrimoniali della Divisione Anticrimine della Questura di Palermo e ha colpito Paolo Di Maggio, Paolo Dragotto e Michele Spartico. In particolare la misura patrimoniale ha riguardato un'attività di panificazione in via Brunelleschi, due beni immobili, tre motocicli, due autovetture, otto conti correnti bancari e un libretto di risparmio.La pericolosità sociale di queste persone è emersa durante le indagini svolte dalla Squadra Mobile di Palermo, nell’ambito dell’operazione del 21 maggio 2019, denominata “Black Smith, che ha disarticolato un’organizzazione criminale, attiva tra il 2016 e il 2019, finalizzata al traffico di rilevanti quantitativi di sostanze stupefacenti del tipo hashish e cocaina, importati dalla Campania e alla successiva distribuzione lungo l’asse Palermo - Trapani.In particolare, nell’ordinanza sono state delineate le posizioni apicali rivestite da Di Maggio e Dragotto, nell’ambito dell’associazione criminale dagli stessi diretta e coordinata; inoltre, è stato possibile delineare la figura dello Spartico, quale persona pienamente coinvolto nelle attività illecite dell’organizzazione, nonché di una persona fidata e incensurata a cui intestare attività commerciali frutto del reinvestimento dei capitali provento dell’attività illecita. Spartico si sarebbe occupato per l’organizzazione di alcuni importanti incontri finalizzati all’acquisto delle sostanze stupefacenti con gli emissari campani, sia per essersi intestato formalmente la proprietà della suddetta ditta individuale oggetto di sequestro, di fatto gestita da Deagotto e Di Maggio. Per tali fatti è stata emessa nei loro confronti la sentenza di condanna del G.U.P. del Tribunale di Palermo del 08.03.2021; in particolare, alla pena di 20 anni di reclusione per Dragotto; alla pena di 18 anni di reclusione per Di Maggio, e alla pena di 7 anni di reclusione per Spartico.
Prendendo spunto dalle indagini, l’Ufficio Misure di Prevenzione Patrimoniali della Divisione Anticrimine ha condotto indagini patrimoniali nei confronti dei predetti e dei relativi nuclei familiari, accertando una sproporzione tra gli acquisti effettuati ed i redditi percepiti, a conferma dell’utilizzo di risorse finanziarie di natura illecita in attività formalmente lecite.
"Il provvedimento di oggi, sottolineano da Salita Manganelli, conferma il valore della sinergica attività, condotta congiuntamente dal Procuratore della Repubblica di Palermo e dal Questore di Palermo, entrambi titolari del potere di proposta dell’applicazione di misure di prevenzione, volta a restituire alla comunità i beni illecitamente accumulati dalle organizzazioni criminali che operano nel territorio".

Nessun commento:

Posta un commento