Infiltrazioni mafiose nel commercio, quattro arresti e 13 negozi sequestrati tra Palermo, Cefalù e Favigniana

Avrebbero consentito con l'ausilio di un prestanome, a Giuseppe Calvaruso (già condannato per mafia), ritenuto il reggente della famiglia di Pagliarelli, di infiltrarsi in una serie di attività commerciali attraverso una impresa edile che sarebbe stata realizzata ad hoc per gestire una serie di ristrutturazioni nella catena di importanti marchi del settore intimo e accessori.
Con l'operazione "Sottoveste" i finanzieri del comando provinciale di Palermo hanno dato esecuzione ad un'ordinanza emessa dal gip di Palermo, su richiesta della Dda, nei confronti di 7 persone, di cui 2 in carcere, 2 ai domiciliari e 3 destinatari della misura interdittiva del divieto di esercitare attività imprenditoriali per un anno.Due imprenditori sono accusati, a vario titolo, di concorso esterno in associazione mafiosa e intestazione fittizia con l'aggravante di aver agito al fine di agevolare Cosa nostra. Con lo stesso provvedimento il gip ha disposto il sequestro preventivo di 5 società nel settore della vendita a dettaglio di capi d'abbigliamento, intimo ed accessori e dei relativi 13 punti vendita con sede a Palermo, Cefalù e Favignana, oltre a un'autovettura nella disponibilità degli indagati, per un valore complessivo di circa 5 milioni di euro. "L’odierna operazione, sottolineano dal comando provinciale delle Fiamme Gialle di Palermo, conferma il perdurante impegno del corpo nell’ambito delle indagini delegate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, per individuare i segnali di inquinamento dell’economia da parte delle consorterie criminali mafiose e per aggredire i patrimoni illecitamente accumulati, a tutela dei cittadini e degli imprenditori onesti che operano nel rispetto delle norme".

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