"Conseguentemente all’arresto, sottolineano dal comando provinciale di Agrigento, vista l' elevata la pericolosità sociale gli è stata applicata la misure di prevenzione sia personale che patrimoniale, la Divisione Polizia Anticrimine - Ufficio Misure di Prevenzione Patrimoniali -, di concerto con il Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria della Guardia di
Finanza, avviò indagini finalizzate all’applicazione nei suoi confronti delle suddette misure, scandagliando tutte le attività economiche ed imprenditoriali, nonché le disponibilità finanziarie e patrimoniali, facenti capo allo stesso". Le risultanze investigative consentirono al Questore di Agrigento di formulare la proposta per l’applicazione delle misure di prevenzione suddette ed al Tribunale di Agrigento - Sezione M.P.-, conformemente alla proposta, di dichiararne la pericolosità sociale, irrogandogli la Sorveglianza Speciale di P.S. e disponendo il sequestro patrimoniale finalizzato alla confisca di cinque immobili, del valore complessivo di € 8.247.000,00, ubicati in Agrigento, Porto Empedocle (AG), Palermo e Gela (CL), tutti riconducibili ad una società, di cui l’imprenditore era amministratore, e di nr. 14 autoveicoli e nr. 11 rapporti bancari/assicurativi facenti capo allo stesso, provvedimenti eseguiti nel febbraio 2020. Col provvedimento eseguito oggi, il Tribunale ha disposto la definitiva confisca di quasi tutti i beni sequestrati nel 2020 ed Comune di Realmonte, come contropartita di pietre preziose di ingente valore, anch’esse facenti parte dei beni nella disponibilità dell’imprenditore, parimenti oggetto di sequestro ma che non furono mai rinvenute ha, altresì, disposto il sequestro e la confisca, “per equivalente”, dei i magazzini che si trovano Comune di Realmonte.
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