Regionali, la Dc ha presentato le ultime 4 liste: Catania, Messina, Trapani e Ragusa

La Dc ha presentato stamattina le liste per le Regionali nelle ultime 4 province: Catania, Messina, Trapani e Ragusa. Ieri pomeriggio la Dc aveva presentato, come primo partito, i nominativi dei candidati a Palermo, Agrigento, Enna, Caltanissetta, Ragusa. A Catania la lista comprende: Daniela Di Piazza, Maria Katia Muratore, Angela Reale, Cinzia Saccomando, Giovanni Bulla, Giovanni Giuffrè, Pietro Lipera, Giuseppe Marletta, Andrea Barbaro Messina, Giuseppe Orfanò, Giovanni Mario Rapisarda, Angelo Spina, Carmelo Tagliaferro. A Messina i candidati sono: Gabriella Barbera, Salvatore Merlino, Maria Teresa Prestigiacomo, Giovanni Princiotta, Federico Raineri, Carla Mariagrazia Riscifuli, Massimo Russo, Salvatore Totaro. A Trapani i candidati sono: Vito Gancitano, Peppe Guaiana, Serafina Marchetta, Giacomo Scala e Rosalia Ventimiglia. A Siracusa i candidati sono: Maria Gennuso, Alessandra Giuffrida, Daniele Lentini, Renzo Spada, Giuseppe Vasta. “Non sono Mandrake ma uno che fa politica per passione sforzandomi di ragionare e l'ho fatto anche in questi giorni per la definizione delle liste della Dc nelle 9 province siciliane. Penso che sia finito il tempo per gli infingimenti e per le ipocrisie e ritengo ci sia bisogno di più umanità, di correttezza e di preparazione - dichiara Totò Cuffaro -. E’ arrivato il momento di abbandonare i personalismi ma è necessario un lavoro d’insieme. Credo infatti che la politica abbia bisogno di coraggio, di spirito di servizio e di rigore morale e non di litanie, di presenze e scelte per interessi e di lati oscuri. Non bisogna prendere in giro gli elettori e occorre dedicare del tempo per ascoltare le loro opinioni, le loro esigenze. In politica tante persone scelgono di non essere protagonisti ma non vogliono rinunciare nel sentirsi partecipi. Ecco che - prosegue - la nostra DC vuole essere un partito popolare, delle famiglie, della scuola della solidarietà e dell’accoglienza, del dialogo e delle libertà, a cominciare dalla prima libertà che si concretizza nel rispetto di quella degli altri e dei loro diritti. Stiamo formando una nuova e giovane classe dirigente che prepari un ‘assalto alla povertà’ e che restituisca alla gente la fiducia negli altri e nella politica”, conclude Cuffaro.

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