Resta in carcere l'indagato per la morte di Vincenzo Trovato avvenuta vicino un lido di Balestrate

E' in carcere il trentenne, Gianvito Italiano, di origine siciliane, ma residente in un paesino del milanese, accusato dell'omicidio di Vincenzo Trovato avvenuto la notte tra l'11 e il 12 agosto vicino il lido di Balestrate. Il gip di Palermo ha applicato la misura della custodia cautelare in carcere dopo che i carabinieri  della Compagnia di Partinico, nei giorni scorsi avevano fermato il giovane.
Il GIP non ha convalidato il fermo, avendo giudicato insussistente il pericolo di fuga, ma ha applicato all’uomo la misura cautelare in carcere in ragione di una pluralità di indizi scaturenti da prove dichiarative e documentali, che proverebbero che la causa del decesso di Trovato risalirebbero ad una lesione da arma da taglio ad un arto inferiore.
 Il ferimento poi divenuto mortale sarebbe stato inflitto dall’indagato nel corso di una colluttazione, ritenendo altresì sussistere il pericolo di reiterazione del reato e il rischio di inquinamento probatorio.
Il fermato è rimasto ristretto presso il carcere palermitano di Pagliarelli. Intanto nella
 giornata di oggi alle ore 16 saranno celebrati nella chiesa la chiesa madre di Trappeto. E nel paese è stato proclamato il lutto cittadino. La salma era stata restituita alla famiglia dopo l'esame autoptico ed era stata dissequestrata dalla Procura di Palermo.

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