Cerimonia al Palazzo di Giustizia di Palermo. Si è insediato il neo procuratore Maurizio De Lucia

E' il giorno dell'insediamento del nuovo Procuratore della Repubblica di Palermo, Maurizio De Lucia. La cerimonia si è svolta in Corte d'Appello alla presenza del Presidente del Tribunale, Antonino Balsamo e delle alte cariche civili e militari. In realtà per De Lucia è un ritorno nel Palazzo di Giustizia del capoluogo dove ha lavorato dal 1995 al 2009 per poi iniziare la parentesi lavorativa nella città dello Stretto nel 2017.De Lucia prende il posto di Francesco Lo Voi, andato a Roma ma presente nel capoluogo siciliano alla cerimonia, e prende il posto della reggente, Marzia Sabella. Proprio la dottoressa Sabella ha relazionato e effettuato il passaggio di consegne formale. De Lucia nato a Trieste 61 anni fa, studente alla facoltà di giurisprudenza di Napoli dove è rimasto sino al suo ingresso in magistratura, è stato designato all'unanimità dal Csm. E congratulazioni sono giunte da parte del sindaco di Palermo, Roberto Lagalla. «Al nuovo procuratore della Repubblica di Palermo Maurizio De Lucia, che oggi si è ufficialmente insediato, il mio sincero augurio e di tutta l’Amministrazione comunale di Palermo di buon lavoro. De Lucia è un magistrato capace e autorevole che, sono sicuro, saprà difendere i valori di unità e coesione della città nel segno della continuità con i suoi più recenti predecessori, partendo dalla lotta alla mafia e senza trascurare la tutela delle fasce più deboli e delle bellezze di Palermo. Infine, mi piace associarmi al suo accorato invito, che è anche quello della nuova Amministrazione, a una Palermo che torni ad alzare il livello civile e di legalità». Un plauso e un augurio per questo nuovo incarico è giunto anche dal neo Presidente della Regione, Renato Schifani: "Auguro buon lavoro al nuovo procuratore di Palermo De Lucia, del quale ho sempre apprezzato la grande preparazione e l'equilibrio. Assicuro la massima collaborazione dell'istituzione Regione in qualsiasi attività di contrasto alla malavita, al fine di rendere ancora più impermeabile e trasparente l'amministrazione pubblica".

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