Palermo. Piscina comunale, Figuccia: "Da mercoledì 18 al via l'installazione delle telecamere di sorveglianza"

“Mercoledì prossimo 18 gennaio prenderà il via l’installazione delle telecamere di sorveglianza lungo tutto il perimetro della piscina comunale di viale del Fante, con i lavori che dureranno circa 15 giorni. Inoltre, stiamo predisponendo un bando per fare eseguire a ditte esterne piccoli lavori di manutenzione degli impianti tecnologici: sono questi i primissimi interventi che il Comune sta mettendo in atto per cercare di rendere un po’ più “normale” la piscina comunale, sicuramente uno degli impianti più disastrati che abbiamo ereditato dalla passata amministrazione”.

Lo afferma Sabrina Figuccia, assessore al Turismo, Sport e Politiche giovanili del Comune di Palermo, che prosegue: “Oggi pomeriggio, a Palazzo delle Aquile, ho incontrato i rappresentanti delle associazioni e società palermitane che svolgono attività nella piscina e ho illustrato i primi passi che stiamo facendo. A cominciare dalla creazione di una cabina di regia che vedrà coinvolti proprio i dirigenti sportivi, che così potranno seguire in maniera più diretta l’intero percorso di ammodernamento dell’impianto.

Inoltre, abbiamo fatto un primo passo per il ritorno del pubblico sugli spalti, eliminando una delle criticità che impediva la concessione dell’agilità, la possibilità, cioè, di creare il microclima adatto per l’ingresso degli spettatori. Nei prossimi giorni, incontrerò i due responsabili dei lavori di ristrutturazione della piscina finanziati dal Pnrr con 11 milioni di
euro, gli architetti La Cerva e Maida, con i quali cercheremo di stilare un cronoprogramma affinchè la piscina possa rimanere aperta anche con gli operai: infatti, mentre si lavorerà nella vasca coperta, quella scoperta sarà fruibile dagli atleti e viceversa.

Infine, cercheremo di stipulare convenzioni con il Cus Palermo e altri gestori di piscine private affinché i nostri atleti abbiano maggiori possibilità di allenarsi, in attesa di costruire una nuova piscina, magari in uno dei quartieri periferici e con meno impianti”.

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