Giorno del ricordo, le Foibe

 


di Valentina Barbera
Come ogni anno dal 30 marzo 2004,momento in cui il parlamento Italiano ha istituito il giorno del ricordo è nostro dovere da cittadini Italiani e soprattutto dal senso di prostrazione che provoca in ognuno di noi ,oggi venerdì 10 febbraio dedicare un minuto ai martiri delle Foibe e alle vittime dell'esodo giuliano dalmata dove molti cittadini di nazionalità italiana e altri di nazionalità mista slovena e croata furono costretti ad emigrare dalla Venezia Giulia e dalla Dalmazia perché chiunque si opponeva alle rivendicazioni Jugoslave veniva ucciso o internato in campi in maniera indiscriminata.

Ieri il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano ricorda: "Il 10 febbraio è la giornata dedicata al ricordo dell'orrore delle Foibe e dell'esodo giuliano-dalmata. Sono rispettosissimo dell'autonomia dell'arte e del lavoro culturale degli artisti. Ma da cittadino, prima che da Ministro, credo sarebbe un gesto importante che il Festival di Sanremo dedicasse un momento, domani sera, proprio al Giorno del Ricordo". Rivolgendo tali parole agli organizzatori del Festival di Sanremo affinché si possa dedicare uno spazio, all'interno dell'evento, al giorno del ricordo, solennità civile nazionale italiana. La stessa proposta di ricordare quella tragedia arriva anche da Tommaso Foti, capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia: "Il Festival di Sanremo ha domani l'occasione di rendere omaggio a quegli italiani che, per tanti anni, hanno vissuto il dramma di essere esuli in Patria".

Ma non si ha una risposta certa dal conduttore televisivo Amadeus: "Ci sono tanti temi cruciali e nessuno è meno importante di un altro. Vedremo cosa fare domani".

I massacri delle foibe iniziati nel 1943 e terminati nel 1947 sono stati degli eccidi da parte dei partigiani Jugoslavi e dell’OZNA ai danni dei militari italiani e dei civili della Venezia Giulia, del Quarnaro e della Dalmazia subito dopo la Seconda guerra mondiale.

Vennero stimati all’incirca 10mila morti nell’eccidio Istria e Dalmazia. Cerchiamo di mantenere viva la memoria delle vittime del secondo dopoguerra sul confine orientale omaggiando loro un ricordo.




Nessun commento:

Posta un commento