Donato all’Arcivescovo di Palermo l’olio prodotto dal “Giardino della Memoria” di Capaci. Sarà usato per amministrare i sacramenti

di Ambra Drago
E' stato consegnato all'Arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice l'olio prodotto dagli ulivi di Capaci. In particolare si tratta delle piante che si trovano nel "Giardino della Memoria" sotto quel pezzo di autostrada che venne fatta saltare il 23 maggio del 1992 e che costò la vita al giudice Falcone, alla moglie, la magistrata Francesca Morvillo e ai poliziotti della scorta, Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo. E da trent'anni la signora Tina Montinaro, moglie del capo scorta del giudice Falcone, ha trasformato il dolore in impegno prendendosi cura di questo Giardino la cui terra intrisa di dolore ha dato dei risultati preziosi in questo caso raccolti in questo olio. "E' emozionante perchè a trent'anni dalla Strage, racconta Tina Montinaro, presidente della associazione QS15( la sigla indica la macchina sulla quale viaggiava Antonio Montinaro e i suoi colleghi il 23 maggio 1992)- in un luogo di morte, invece c'è stata la rinascita e il simbolo di questo olio lo è. Io ho sempre creduto in questo Giardino della Memoria e poi venirci anche con i ragazzi ha un valore aggiunto, per me questo è fare antimafia". Alla cerimonia di consegna a Palazzo Arcivescovile ha partecipato la Polizia di Stato rappresentata dal Questore di Palermo Leopoldo Laricchia."La consegna di questo olio ha alto valore simbolico civile, sottolinea il Questore, che dal sangue dei martiri della giustizia nasce qualcosa che dà la vita. Inoltre si dice con chiarezza che non si può stare da una parte opposta a quello che è il messaggio civile e evangelico. Vede insieme al trentennale delle Stragi di Capaci se pensiamo al 1993' è l'anno in cui Cosa nostra portò la violenza nel resto del continente ricordiamo le bombe di Roma, Firenze, Milano ma anche fortunatamente quegli attentati saltati. Ecco che a differenza dell'anno scorso dove l'iniziativa dell'olio riguardava solo la Sicilia, quest'anno ha raggiunto i vescovi di tutta Italia che benediranno il sacro crisma. Davvero un'iniziativa lodevole".
E a questo progetto hanno partecipato alcune classi dell' Istituto Superiore Majorana di Palermo come ci raccontano alcuni docenti, accompagnati in rappresentanza da alcuni allievi. "Al progetto hanno partecipato due indirizzi, quello "agrario professionale" e quello "grafico pubblicitario " racconta la Prof. ssa Santoro che si occupa della Funzione strumentale di PCTO. La docente ha ringraziato l'associazione QS15 per il progetto e il Comune di Isola per la fornitura delle attrezzatura sia per la raccolta delle olive che per la potatura. Gli studenti dell'indirizzo "agrario professionale" si sono occupati della raccolta delle olive, della frangitura (noi abbiamo all'interno un piccolo frantoio) e dell'imbottigliamento. Mentre tutta la parte riguardante l'etichettatura delle bottiglie se ne sono occupati gli studenti del "grafico pubblicitario" che hanno anche realizzato le targhette con il relativo QR Code che si leggono in prossimità degli ulivi, ognuno del quale è dedicato a una vittima di mafia".

Un lavoro che ha impegnato in modo costante gli allievi delle varie classi, una sessantina, un progetto entusiasmate per gli alunni dell'Istituto Majorana come sottolinea il professore Massimo Bertolino insegnante di agraria: "Devo dire che i ragazzi hanno affrontato questo progetto anche con molto senso di responsabilità perchè si sono resi conto dell'importanza del luogo. Per noi è stato importante partecipare perchè li abbiamo sensibilizzati alla tematica ed è stato anche un modo di poter svolgere esercitazione e imparare sul campo quanto appreso nella fase teorico. Ci siamo occupati della potatura, della raccolta e della frangitura. Anche l'anno scorso abbiamo partecipato alla potatura. Quest'anno i ramoscelli di ulivo li distribuiremo nella domenica delle Palme e i rametti imbustati saranno distribuiti nelle chiese palermitane e anche alla Missione Speranza e Carità fondata da Biagio Conte". Un ringraziamento è giunto anche alla Coldiretti Sicilia che negli anni ha partecipato per ciò che attiene alle bottiglie dove è contenuto l'olio. Un percorso dove la vita e il futuro rappresentato dai giovani e l'esser parte della comunità trova la sua espressione nella scelta della consacrazione di questo olio di Capaci insieme ad essenze e altro olio proveniente da diversi comuni dell’Arcidiocesi, durante la Messa Crismale del Giovedì Santo (il prossimo 6 aprile). Presente alla cerimonia di ieri pomeriggio anche il Cappellano della Polizia di Stato, Massimiliano Purpura. L'olio verrà inviato alle 178 parrocchie della Diocesi che lo utilizzeranno per i sacramenti.
E l' Arcivescovo Corrado Lorefice ha sottolineato “quest’olio non ha solo il sapore del riscatto dal giogo mafioso ma è un testimone concreto di memoria da tramandare alle giovani generazioni; il dono che riceviamo dagli olivi di Capaci ha per la Chiesa di Palermo un significato ulteriore, quello di condividere la memoria del martirio del Beato Puglisi, ucciso da Cosa nostra la sera del 15 settembre di trent’anni fa”.

Nessun commento:

Posta un commento