Auto storiche: 4,3 milioni su 40,2 milioni circolanti. Un patrimonio che va ridefinito, tutelato e valorizzato

di Giancarlo Drago
Le auto storiche rappresentano un patrimonio dell’ingegno umano, della tecnica e del disegno, nonché della memoria individuale e collettiva e debbono essere tutelate. Naturalmente non possono venire assimilate alle autovetture anziane o addirittura vecchie, insicure e inquinanti, che devono essere solo sostituite per uscire al più presto dalla circolazione e i loro proprietari devono essere messi in condizione di acquistare auto più sicure, più efficienti e più rispettose dell’ambiente”.Il primo concreto studio sul motorismo storico è stato realizzato dalla Fondazione Filippo Caracciolo (Aci) che ha analizzato il tema dal punto di vista normativo, economico e sociale, con dati ed elaborazioni che disegnano un fenomeno in crescita e un mercato che presenta notevoli prospettive di sviluppo.

Su 40,2 milioni di auto in circolazione in Italia, 10 milioni hanno più di 20 anni d’età e 5,9 milioni sono auto che hanno un’età compresa tra 20 e 29 anni. Le auto con un reale interesse storico e collezionistico sono 4,3 milioni: il 43,9% del totale delle “over 20”. Di queste solo 388mila dei 5,9 milioni tra le auto di età compresa tra i 20 e i 29 anni hanno visto riconosciuto il loro valore storico e sono presenti nella Lista di Salvaguardia, redatta dagli esperti di ACI Storico, Stellantis Heritage, Registro Italiano Alfa Romeo (RIAR), AssociazioneAmatori Veicoli Storici (AAVS) e dal mensile specializzato Ruoteclassiche.

Le ultra trentennali vengono invece riconosciute come storiche automaticamente, a prescindere dal loro valore o rarità e dal loro utilizzo, anche quotidiano, godendo di benefici fiscali e assicurativi, oltre che della possibilità di circolare in molte are urbane a traffico limitato.

Con un valore medio per auto pari a 24.200 euro, il patrimonio complessivo delle auto storiche sfiora i 104 miliardi di euro (il 5,4% del Pil nazionale) ed è distribuito per il 57% nelle Regioni del Nord Italia, per il 27% in quelle del Centro e per il 16% nel Sud e nelle Isole.

A livello territoriale esiste poi una correlazione tra la diffusione di auto storiche e reddito pro capite, laddove le auto del parco circolante ultraventennale (40%) sono diffuse soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno, mentre le auto di maggiore pregio storico e valore economico sono concentrate quasi esclusivamente nelle aree del nord del Paese.

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