Controllo complesso Malaspina Palermo Stato di agitazione dei sindacati di polizia penitenziaria: “non siamo i tappabuchi di nessuno”

Presa di posizione durissima dei sindacati UILPA PolPen (Gioacchino Veneziano), USPP (Francesco D'Antoni), FNS CISL Sicilia (Domenico Ballotta), FP CGIL (Alfio Giurato) alla decisione del Capo del Dipartimento della Giustizia Minorile di affibbiare senza nessun confronto un presidio di controllo del complesso “Malaspina” di Palermo sicuramente dopo i fatti accaduti alla Procuratrice della Repubblica dei Minori. “abbiamo appreso con stupore – dichiarano i quattro dirigenti sindacali regionali della Sicilia - dell'ordine impartito dal Capo del DGMC alla Direzione dell'I.P.M. di Palermo relativo al presidio di sicurezza del complesso “Malaspina” affidato al personale di Polizia Penitenziaria del Reparto nelle ore pomeridiane e notturne, nonché h. 24 nelle giornate festive”. “ contestiamo in toto – chiosano i leader sindacali - in primo luogo alcunché in merito è stato comunicato né alle nostre strutture Nazionali né alle scriventi, seppure appaia lapalissiano che un provvedimento di tale natura necessiti obbligatoriamente – in quanto rientrante nella materia di organizzazione del lavoro - di una informazione preventiva e relativo incontro con le OO.SS. maggiormente rappresentative del comparto sicurezza, perché intacca la sicurezza dell'IPM e dell'annesso Centro di prima Accoglienza”. “inoltre - insistono con forza i sindacalisti di UIL, USPP,CISL, CGIL - Sul piano squisitamente normativo, lascia sgomenti nel vedere che il compito di un Corpo di Polizia come la Polizia Penitenziaria, dopo 206 anni dalla fondazione, ed una lunga storia, anziché evolversi compia passi indietro, giungendo di fatto a ricoprire la funzione della vigilanza privata nei turni da scoperti (sic!) senza volere di certo sminuire i compiti delle Guardie Particolari Giurate, ma certamente non raffrontabili alla importanza e delicatezza dei compiti del nostro Corpo”. “Il Corpo di Polizia Penitenziaria – concludono Gioacchino Veneziano, Francesco D'Antoni, Domenico Ballotta, e Alfio Giurato - è in grado di assolvere la sicurezza di tutto il complesso alla pari delle altre Forze di Polizia della Stato, ed è in condizione di tutelare e scortare personalità del Ministero della Giustizia e dell'Amministrazione Penitenziaria, ovviamente con le stesse risorse umane e tecnologiche a disposizione degli altri Corpi di Polizia”

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