Teca con i resti della Qs15 in piazza a Castelvetrano. Montinaro:" Ci siamo liberati di un altro mafioso. Nessuno deve rimanere indifferente. Lo Stato vince sempre"

di Ambra Drago
"Dobbiano fare capire a tutti che Matteo Messina Denaro ha fatto male alla Sicilia e tutto il Paese esordisce Tina Montinaro. La presenza della QS15 qui a Castelvetrano vogliamo dimostrare che ci siamo liberati di un altro mafioso.Noi cittadini non dobbiamo essere i differenti e se vogliamo che le cose cambiano non dobbiamo voltarsi la faccia. Lo ha fatto mio marito che é partito da Bergamo epr scendere e contribuire alla lotta alla mafia. Davanti a lui è ai suoi colleghi morti così come a tutte le vittime dobbiamo inchinarci". Con queste parole Tina Montinaro moglie di Antonio ucciso nella Strage di Capaci ha testimo iato la presenza della teca dove sono custoditi i resti dell'auto proprio nel paese del super latitante Matteo Messina Denaro. Una presenza che deve servire da stimolo in impegno per le future generazioni.
"Bisogna che si mettono in campo i migliori comunicatori dice il sindaco di Castelvetrano, Alfano. Bisogna saper raccontare alle future generazioni. É una comunitá questa che é consapevole deve trovare il modo di dimostrare di essere antimafia. Creare momenti come questi. Questo é un territorio che va bonificata civilmente. Qui la mafia ha vissuto. Dobbiamo coscienza e consapevolezza che questo percorso di bonifica avvenga con i giovani che vengono qui a vedere la Quarto Savona 15.Oggi siamo ben al di là dell'inizio che ci porta a dare una spallata alla mafia ma dobbiamo essere tutti insieme". 
E c'é chi nella comunità di Castelvetrano ha detto di no alla famiglia Denaro come ci ha raccontato l'imprenditrice Elena Ferraro."Sono un imprenditore che si occupa di sanità e qualche anno fa ho ricevuto la visita di Mario Messina Denaro parente di Matteo con una richiesta estorsiva.La mia azienda specializzata in radiologia sarebbe dovuta diventare una "lavatrice" di Denaro che sicuramente avrebbe finanziato la latitanza di Messina Denaro ed io mi sono opposta. Ho trovato il coraggio di denunciare a seguito dei quali sono scattati anche degli arresti, penso all' operazione Eden"
Abbiamo chiesto se si é sentita sola dopo la scelta di denunciare." Devo dire che ho avuto l'aiuto delle Istituzioni, delle Forze dell'Ordine e di una parte della comunità. Mentre credo che magari le persone di età avanzata hanno ancora paura però i giovani che sono la nostra speranza ci hanno sostenuto". 
E sono tante le famiglie che sono arrivate in piazza questo 25 aprile, gli scout, e le autorità civili e militari, insieme ai diversi familiari delle vittime di mafia nonché la famiglia del prefetto Sodano soprattutto Trapani impegnato nel contrasto alla mafia.
Presente il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi insieme al prefetto e capo del Dac, Francesco Messina. Tra le prima file l'assessore regionale Edy Tamaio e il.Presidente della Commissione regionale antimafia, Antonello Cracolici.
La teca rimarrà nella piazza di Castelvetrano due giorni sará vista da molte scuole del territorio e i giovani avranno modo di vedere questo "simbolo di morte" che é stato trasformato in impegno e memoria dalla signora Montinaro con l'ausilio della Polizia di Stato.

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