“E' la conferma - proseguono - del fatto che il Comune può e deve svolgere un lavoro di prevenzione essenziale. Un lavoro che è per altro sua precisa responsabilità e obbligatorio per legge. Invece, questo lavoro non solo viene fatto in modo molto limitato e parziale, ma sembra anche fatto del tutto casualmente, senza alcuna vera programmazione”.
“Il Comune sembra pure reticente nel rispondere alle proprie chiare responsabilità, come dimostra la mancata risposta all'interrogazione con cui ho chiesto di sapere se l'Amministrazione abbia un censimento dei terreni di proprietà o su cui esercita diritti e della cui manutenzione è responsabile proprio ai fini della prevenzione incendi”, aggiunge la consigliera comunale Mariangela Di Gangi che già a maggio aveva presentato una interrogazione su questo tema, rimasta in larga parte senza risposta.
“Siamo davanti ad una situazione paradossale - concludono - visto che il sindaco ordina ai privati e agli altri enti pubblici di fare i lavori di prevenzione, ma poi non si cura di farli lì dove è sua competenza”.
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