Nel luogo simbolo della lotta alla mafia, l'aula Bunker dell'Ucciardone intitolata ai giudici Falcone e Borsellino ha preso il via la Conferenza Internazionale "La Convenzione di Palermo e i suoi protocolli sulla tratta di persone e sul traffico di migranti: strumenti giuridici e operativi per affrontare le attività criminose nel contesto del Mediterraneo". La "Convenzione di Palermo" fu firmata il 15 novembre del 2000 entrando in vigore il 29 settembre 2003 con l’adesione, ad oggi, di 190 Stati dell’Onu su 193.
Presenti ai lavori di oggi, che si articolano in tre sessioni, le delegazioni di ben 34 Paesi e due ministri del Governo Italiano. A moderare l'incontro la giornalista dell'AdnKronos Elvira Terranova. A prendere per primo la parola è Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio che ha affermato: "Per Palermo e per il Paese è importante questa Convenzione. Vorrei rendere omaggio qui al ricordo dei giudici Falcone e Borsellino e agli uomini delle scorte. Questo luogo è il simbolo della lotta al crimine organizzato dove fu ospitato il Maxi processo". Poi il ministro ha focalizzato il suo intervento su quanto sia fondamentale la lotta ai trafficanti di migranti. tema come ha ribadito Nordio affrontato anche dal Presidente Meloni dinanzi alle Nazioni Unite.
E lo stesso Nordio richiamando il Presidente Mattarella che il fenomeno delle immigrazione è un "fenomeno epocale" ha sottolineato quanto sia importante il ruolo di alcune Procure Italiane che si trovano a fronteggiare tutti i crimini a esso correlati. "Sono 166, sottolinea Nordio, i provvedimenti iscritti dalle diverse procure distrettuali antimafia relativi ai teati di tratta e traffico di essere umani". Poi Nordio invita tutti i Paesi a abbracciare la così detta cooperazione internazionale.
"Riteniamo che la Convenzione di Palermo, possa vivere una nuova stagione attualizzandola proprio al contrasto della criminalità legata al fenomeno migratorio". Riprendere quanto attuò Giovanni Falcone "Follow the money" ovvero lo strumento di seguire il denaro per bloccare la criminalità può essere attuato anche nel campo migratorio come strumento di contrasto, bloccando i trafficanti e i loro guadagni. Infine il ministro del dicastero di via Arenula ha annunciato ha annunciato per oggi la firma di due trattati con i ministri della giustizia di Algeria e Libia.
Subito dopo ha preso la parola il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi. "Sono lieto di citare in questa aula di celebrare la Convenzione di Palermo proprio per rappresentare quanta strada è stata percorsa nei principi di giustizia. La Convenzione ci ha permesso di contrastare il crimine organizzato. Bisogna affrontare la sfida epocale data dal traffico di migranti in due modi. Da un lato il potenziamento con i Paesi d'origine e di transito dei flussi per rafforzare la cooperazione di natura investigativa e rendere più efficace la risposta repressiva dall'altro lato agire sulle cause e di offrire ai migranti alternative. Potrebbero essere delle soluzioni con la gestione ordinata di flussi . Creazioni di corridoi di protezione per coloro che ne hanno bisogno nei territori di transito. La capillare presenza delle autorità anche nei Paesi di transito, può essere uno strumento per disincentivare le irregolarità legate al fenomeno migratorio colpendo economicamente gli interessi dei trafficanti. L'Italia e la Francia in questo momento hanno attuato un piano di collaborazione e di polizia transnazionale con i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo e che sono spesso porti di partenza dei flussi migratori diretti in Europa. Posso dirvi conclude il Ministro che proporremo a Vienna durante il congresso Interpol l'utilizzo di strumenti investigativo in campo economico.Una strategia vincente non può che non passare da accordi con i Paesi di origine ".
Condivido alcuni dati messi a disposizione dalla Procura Nazionale Antimafia, che ha creato un apposito gruppo di lavoro dedicato al contrasto alla tratta di migranti e che vorrei ringraziare per l’enorme lavoro che sta conducendo: nel biennio 2021-2022, nei registri delle direzioni distrettuali antimafia, per i reati legati alla tratta di esseri umani, sempre per il biennio 2021-2022, sono stati iscritti nuovi 166 procedimenti con un numero altissimo di indagati, ben 468; mentre per il reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di migranti, sono stati iscritti 26 nuovi procedimenti con 92 indagati. Solo presso la procura distrettuale antimafia di Palermo, nell’ultimo anno di riferimento (2022), i procedimenti giudiziari penali contro organizzazioni criminali per il reato di tratta e immigrazione clandestina sono aumentati del 171%.
Condivido alcuni dati messi a disposizione dalla Procura Nazionale Antimafia, che ha creato un apposito gruppo di lavoro dedicato al contrasto alla tratta di migranti e che vorrei ringraziare per l’enorme lavoro che sta conducendo: nel biennio 2021-2022, nei registri delle direzioni distrettuali antimafia, per i reati legati alla tratta di esseri umani, sempre per il biennio 2021-2022, sono stati iscritti nuovi 166 procedimenti con un numero altissimo di indagati, ben 468; mentre per il reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di migranti, sono stati iscritti 26 nuovi procedimenti con 92 indagati. Solo presso la procura distrettuale antimafia di Palermo, nell’ultimo anno di riferimento (2022), i procedimenti giudiziari penali contro organizzazioni criminali per il reato di tratta e immigrazione clandestina sono aumentati del 171%.
Nessun commento:
Posta un commento