Non un esercito ma una comunità di educatori ed educatrici per Palermo

Non un esercito ma una comunità di educatori ed educatrici per Palermo
Le città sono in crisi, Palermo è in crisi. I terribili fatti di cronaca di questi mesi hanno mostrato un Paese in profondo dissesto, dal punto di vista civile e culturale, oltre che economico. Anche per rispondere a quella che si configura come una vera emergenza, con un evento dal titolo “Un esercito Una comunità di educatori ed educatrici. Pratiche di intervento educativo e di empowerment a Palermo”, giovedì 21 settembre alle 17.30 a Moltivolti, in via Giuseppe Mario Puglia 21, l’associazione di promozione sociale Per Esempio presenta alla città i nuovi progetti educativi per il contrasto alla dispersione scolastica e al disagio giovanile, e per l’empowerment di genere, con una squadra di 40 professioniste e professionisti che scenderanno per le strade per contribuire a curare le ferite dei quartieri palermitani più complessi e far sì che tutte le ragazze e i ragazzi siano destinatari di percorsi di cura dedicati e a propria misura.
Gli interventi previsti dal governo per contrastare il disagio giovanile e la criminalità minorile sembrano limitarsi a pene più severe. La risposta istituzionale all’allarme violenza sembra andare in una sola direzione, quella della repressione. Vengono militarizzati gli spazi urbani, si invoca l’uso dell’esercito ma non vengono previsti parallelamente interventi su più piani, enormi investimenti nell’educazione, nella prevenzione e nel reinserimento nella società dei ragazzi che commettono reati, manca una visione a lungo termine, un progetto serio capace di andare oltre la propaganda e di guardare ai prossimi dieci anni. 
La risposta di Per Esempio, grazie alla convergenza di interventi illuminati come quelli sostenuti dalla Bolton Hope Foundation e da Alliance for Gender Equality in Europe, ma anche dal programma comunitario Erasmus+, e grazie alla collaborazione con gli istituti Lombardo Radice e l'IPSSAR Borsellino, oltre che con le organizzazioni Libera Palermo e Cesie, è la costituzione non di un esercito ma di una comunità di educatori ed educatrici, per un investimento potenziato di energie in mezzo alle ragazze e ai ragazzi, soprattutto a quelli più a rischio di marginalità.
«Siamo felici dopo tanti anni di lavoro di esser riusciti a mettere a sistema diversi interventi che offrono forza e respiro al nostro impegno educativo. Poter contare su uno staff competente di 40 educatori ed educatrici per i prossimi anni ci consegna l’opportunità come gruppo di programmare in serenità e ci consegna le forze per pensare alle sfide del domani. Interventi come questi offrono iniezioni di fiducia alle nostre comunità educanti proiettandole verso un futuro che intendiamo determinare con l’unica arma che abbiamo a nostra disposizione: l’educazione», spiega Claudio Arestivo, presidente di Per Esempio.
Con due talk dal titolo “Progettazione sociale e pratiche di rete: la sfida dell’intervento educativo nel quartiere Albergheria” e “Percorsi educativi tra territorio e scuola: adolescenti, donne e famiglie del quartiere Borgo Vecchio”, l’associazione attiva nel terzo settore da oltre dieci anni presenterà la nuova sfida del prossimo quinquennio con la sperimentazione in classe della figura dell’educatore a fianco di quella dell’insegnante, nel quartiere Albergheria, e di nuovi percorsi educativi, nel quartiere Borgo Vecchio, rivolti ai giovani e agli adulti, e soprattutto alle donne e alle ragazze che dalla pandemia in avanti si sono trovate ad affrontare fragilità e instabilità ancora più grandi di prima, su tutte perdita del lavoro, gravidanze precoci, carico eccessivo di cura domestica e familiare. Dopo una mancanza di finanziamenti di due anni, verrà aperto un nuovo centro educativo finalizzato al supporto allo studio e alla crescita, con uno sguardo specifico sui passaggi di grado all'interno del ciclo scolastico, e con una particolare attenzione all'orientamento nell'ambito della formazione professionale.

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