È stato presentato il volume
"La primavera della Destra" curato da Tommaso Romano edito Ex Libris casa editrice di Carlo Guidotti, un lavoro di raccolta di documenti, foto e ricordi a vent'anni dalla scomparsa di Marzio Tricoli, un politico, uno sportivo. Il libro traccia l’ascesa politica di quel giovane avvocato ed ex ufficiale dei paracadutisti, figlio di uno dei più noti intellettuali della Destra, Giuseppe Tricoli. il giovane Tricoli morì stroncato da una fuga di gas, non prima di aver messo in salvo la moglie e i figli."Una bella scommessa che abbiamo fatto con la famiglia Tricoli, con Giuliana sua moglie, sottolinea Tommaso Romano, insieme alla storia della Fondazione nata nel 2005.Dopo il libro su Pippo Tricoli certamente questo su Marzio da lo spessore su due uomini che hanno saputo indicare un modo di fare politica. Resta il suo impegno oltre la politica . Questo libro è stato fortemente voluto e abbiamo voluto indicare anche con le testimonianze di stasera il suo percorso di umanità e di stile". Una valanga di ricordi e di affetto hanno accompagnato il pomeriggio che si è tenuto a Villa Malfitano. A moderare l'evento Gaspare Borsellino, direttore dell' agenzia Italpress.
Il primo a iniziare questo viaggio tra i cassetti di ricordi pieni di emozioni è stato il Prof. Andrea Parlato dove Marzio lavorò nel suo studio:" Marzio fermo sostenitore delle sue idee con rispetto degli altri. Vorrei dire che io e Marzio abbiamo avuto momenti di vita comune. L' ho conosciuto da studente lo trovai preciso nelle risposte e con uso di termini tecnici e mi impressionò. Lo approvai con la lode. Lui iniziò a frequentare l'istituto di scienze delle finanze e lo studio dopo. Io cercai di indirizzarlo verso la ricerca scientifica ma ho capito che lui non era orientato verso ciò. Lui amava il dialogo con le persone e infatti si dedicò all' avvocatura per diversi anni. Ricordo Marzio nella dimensione di avvocato e di politico quando mi disse che lui intendeva proseguire l' attività del padre. Quando si dedicò alla politica trovò il suo spazio. Marzio aveva avversari ma non nemici. Era ben voluto da tutti".
È una riunione degli amici di Marzio ma non solo in prima fila mamma Mirella e presenti anche i fratelli Fabio, giornalista e Marcello anche lui è stato impegnato in politica. Tra i relatori che stimavano il politico anche se di idee politiche diverse, il giá Ha partecipato il giá sindaco di Palermo Orlando :"Avevamo in comune con Marzio il rispetto della persona umana al di là degli ideali politici o l' appartenenza a un gruppo politico. Lui è stato un oratore e lui aveva come espressione l' umanizzazione della politica. Io faccio fatica a definire Marzio un semplice politico vorrei usare la P maiuscola. Ho accettato volentieri questo invito. Lui aveva una forte identità di suo padre e suo nonno. È stato coerente con la sua identità a un passo dall' appartenenza". Metaforicamente ricordando il rugby sport amato da Marzio Tricoli che la "palla ovale" è passata al sottosegretario Claudio Bàrbaro e dall' Presidente della Alleanza Sportiva Italiana :"Abbiamo aderito con piacere con il legame che ho con Palermo e la mia amicizia con Marzio nata nel 1995. In quel periodo ci dedicammo allo sport e mi dedicai anche a una parte delle universiadi che si svolgevano qui. E nel 97' vivemmo con Marzio la partita storica di calcio, Italia- Corea. Ricordo la sua emozione in platea. A me spetta il compito più leggero permettetemi . Io e Marzio fummo allettati nel dopo Ferrara di acquistare il Palermo, lo portammo avanti fino a quando abbiamo potuto.Un tentativo estemporaneo. E lo ricordo con il sorriso".
Un percorso con Marzio lo fece sicuramente Fabio Granata che fece parte di quella Giunta regionale in cui il trentatreenne Tricoli rivestì la carica di assessore al Bilancio:" Fu uno straordinario assessore e ridiede credibilità alla Regione con la nostra Forza politica" .
È una riunione degli amici di Marzio ma non solo in prima fila mamma Mirella e presenti anche i fratelli Fabio, giornalista e Marcello anche lui è stato impegnato in politica. Tra i relatori che stimavano il politico anche se di idee politiche diverse, il giá Ha partecipato il giá sindaco di Palermo Orlando :"Avevamo in comune con Marzio il rispetto della persona umana al di là degli ideali politici o l' appartenenza a un gruppo politico. Lui è stato un oratore e lui aveva come espressione l' umanizzazione della politica. Io faccio fatica a definire Marzio un semplice politico vorrei usare la P maiuscola. Ho accettato volentieri questo invito. Lui aveva una forte identità di suo padre e suo nonno. È stato coerente con la sua identità a un passo dall' appartenenza". Metaforicamente ricordando il rugby sport amato da Marzio Tricoli che la "palla ovale" è passata al sottosegretario Claudio Bàrbaro e dall' Presidente della Alleanza Sportiva Italiana :"Abbiamo aderito con piacere con il legame che ho con Palermo e la mia amicizia con Marzio nata nel 1995. In quel periodo ci dedicammo allo sport e mi dedicai anche a una parte delle universiadi che si svolgevano qui. E nel 97' vivemmo con Marzio la partita storica di calcio, Italia- Corea. Ricordo la sua emozione in platea. A me spetta il compito più leggero permettetemi . Io e Marzio fummo allettati nel dopo Ferrara di acquistare il Palermo, lo portammo avanti fino a quando abbiamo potuto.Un tentativo estemporaneo. E lo ricordo con il sorriso".
Un percorso con Marzio lo fece sicuramente Fabio Granata che fece parte di quella Giunta regionale in cui il trentatreenne Tricoli rivestì la carica di assessore al Bilancio:" Fu uno straordinario assessore e ridiede credibilità alla Regione con la nostra Forza politica" .
Un pensiero accorato e sincero quello rivolto alla famiglia Tricoli da parte del Vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri:" Non è importante quanto si vive ma come si vive. Sono passati 20 anni dalla sua morte ma sono stati tante le sfaccettature che ci hanno ricordato la sua figura. I ricordi sono tanti , ci sono state le elezioni provinciali e lui ci scrisse la sua voglia di candidarsi a presidente della Provincia e tante volte mi sono chiesta quante tappe avrebbe percorso. Quello che ha fatto è stato importante. Una tradizione culturale alle spalle forma una classe dirigente .L' improvvisazione non è una soluzione. E il Paese al momento ha dato ragione all' esperienza".
Lagalla ha portato i saluti: " Una sala piccola per contenere tanti affetto. Il ricordo e la memoria. via che emerge nei confronti di un uomo, uno sportivo, un politico, un rappresentante delle istituzioni. E' giusto che lo ricordiamo anche noi Istituzioni. Ringrazio la fondazione Tricoli e Tommaso Romano per essersi fatto promotore discreto in
un ' iniziativa di valore".
E un ricordo da Marzio studente è stato rivolto dal giornalista e caporedattore della Tgr Sicilia, Rino Cascio:
" Abbiamo iniziato il ginnasio nel 67' al Vittorio Emanuele. Io in quegli anni non ricordo scontri, o sangue, non lo abbiamo vissuti. Solo io e Marzio avevamo una militanza politica rispetto agli altri compagni. Io se devo ricordare quegli anni ricordo anni di grandissima amicizia. In quella classe eravamo 7 ragazzi e 23 ragazze e noi ci difendevano altrimenti ci travolgevano potete capire. E di quei sette su otto siamo finiti anche a Giurisprudenza insieme, un percorso di amicizia che ci ha accompagnato nelle nostre emotività e nelle nostre differenze anche in momenti in cui la vita è complicata fatta di delusioni anche d'amore".
Un saluto finale è stato rivolto dal Presidente della Regione Schifani:" Lui è stato il prototipo di quella destra sdoganata del 1994, e di quello definito partito fuori dall' arco costituzionale. Poi nel 94' il cambiamento, la scesa in campo e la partecipazione di persone come Marzio che stava sul territorio e lavorava per il territorio. Mi lega un rapporto di affetto con la famiglia Tricoli, ma c'è la grande famiglia Tricoli. Poi l'impegno di riaprire il palazzetto dello sport di Cefalù a lui intitolato. Un impegno che mi sento di prendere per questa terra che merita di poter competere con le altre regioni e lo dobbiamo anche a Marzio Tricoli".
un ' iniziativa di valore".
E un ricordo da Marzio studente è stato rivolto dal giornalista e caporedattore della Tgr Sicilia, Rino Cascio:
" Abbiamo iniziato il ginnasio nel 67' al Vittorio Emanuele. Io in quegli anni non ricordo scontri, o sangue, non lo abbiamo vissuti. Solo io e Marzio avevamo una militanza politica rispetto agli altri compagni. Io se devo ricordare quegli anni ricordo anni di grandissima amicizia. In quella classe eravamo 7 ragazzi e 23 ragazze e noi ci difendevano altrimenti ci travolgevano potete capire. E di quei sette su otto siamo finiti anche a Giurisprudenza insieme, un percorso di amicizia che ci ha accompagnato nelle nostre emotività e nelle nostre differenze anche in momenti in cui la vita è complicata fatta di delusioni anche d'amore".
Un saluto finale è stato rivolto dal Presidente della Regione Schifani:" Lui è stato il prototipo di quella destra sdoganata del 1994, e di quello definito partito fuori dall' arco costituzionale. Poi nel 94' il cambiamento, la scesa in campo e la partecipazione di persone come Marzio che stava sul territorio e lavorava per il territorio. Mi lega un rapporto di affetto con la famiglia Tricoli, ma c'è la grande famiglia Tricoli. Poi l'impegno di riaprire il palazzetto dello sport di Cefalù a lui intitolato. Un impegno che mi sento di prendere per questa terra che merita di poter competere con le altre regioni e lo dobbiamo anche a Marzio Tricoli".
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