Palermo, i Socialdemocratici della Sicilia aderiscono all’appello e alla manifestazione pro Israele de "Il Foglio"

I socialisti democratici siciliani hanno aderito all’appello diffuso dal quotidiano “Il Foglio”, diretto da Claudio Cerasa, lanciato alcuni giorni con il titolo “Perché Israele siamo noi”. A comunicarlo è Antonio Matasso, docente universitario e segretario regionale del Sole nascente, il quale annuncia anche la partecipazione dei Socialdemocratici alla fiaccolata a sostegno dello Stato ebraico, presso l’Arco di Tito a Roma. Secondo Matasso, «con gli stessi sentimenti di Giuseppe Saragat e Pietro Nenni, così come di Matteo Matteotti, Aldo Aniasi e tanti altri compagni, i Socialdemocratici riconoscono in Israele e nella sua società dei radicati valori democratici, di laicità e tolleranza; essi, per quanto messi in discussione da taluni elementi, sono il vero motivo di tutte le aggressioni dal 1948 ad oggi, compresa quella odierna e orripilante dei nazi-islamisti di Hamas». Per l’esponente socialista democratico, quello aperto dai terroristi installati a Gaza è uno dei fronti della guerra mondiale delle anti-democrazie contro i paesi e i popoli democratici, iniziata in Ucraina e proseguita nell’Artsakh (Nagorno Karabakh) armeno. Matasso lancia un invito ai comuni siciliani ad esporre la bandiera israeliana sugli edifici municipali in segno di solidarietà per le vittime innocenti e di supporto al presidente israeliano Isaac Herzog, «socialista democratico sionista che saprà ricompattare la società organizzata di Israele contro il terrorismo omicida, dopo i danni inferti dagli estremisti sovranisti e populisti». Piena condanna dei Socialdemocratici per quanti, dopo le atroci violenze, hanno diffuso sulle reti sociali sedicenti mappe storiche del Medio Oriente che sposano il punto di vista di Hamas, negando la storica presenza ebraica nell’area e appropriandosi strumentalmente di un tema importante come quello dei diritti dei palestinesi, «deprivati dalla democrazia a causa delle dittature di Gaza e di Ramallah».

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