Cirillo: “Volpi e volpini sulla strada per Bruxelles”

Leggo e sento, in vista degli accordi che ci accingiamo a fare per le elezioni europee, continui attacchi ingiuriosi contro 'il mostro' Totò Cuffaro e chiunque faccia parte della Democrazia Cristiana. Ci siamo abituati, ma questa settimana le offese da Pizzarotti a Calenda hanno attraversato la penisola da Nord a Sud, per arrivare a Cateno De Luca e Laura Castelli. La paura di questi soggetti politicamente si trasforma in ossessione e, senza esprimere un solo contenuto politico, senza idee né valori da proporre, continuano a sperare di fermare l'avanzata, offendendo. Credo che i modi siano importanti quanto i contenuti e, nel caso di questi politici, non condivido i modi e non vedo alcun contenuto. Magari c'è chi li considera politicamente dei grandi statisti, ma è il bello della vita che ognuno è libero di vedere ciò che desidera, anche delle allucinazioni.
La contraddizione è che soggetti del genere, che sono l'anti-politica per eccellenza, poi cerchino una credibilità in politica per creare consenso. È come se i batteri cannibali, e in questo caso potremmo aggiungere iene e sciacalli, cercando di distruggere il corpo, poi volessero rappresentarlo. L'ignoranza artificiale che diffondono questi soggetti da baraccone offre, a tutti quelli che guardano, l'idea che ci troviamo in un'arena politica dove i gladiatori e le belve servono solo a fare spettacolo e non a proporre progettualità politica. Certo, sono assolutamente di parte e il mio giudizio può sembrare una forma di irritazione. In realtà, vi dico che se in passato non tolleravo la discriminazione e il razzismo politico nei confronti della Democrazia Cristiana e di Cuffaro, oggi me lo spiego come la favola 'La volpe e l'uva'. Avendo visto a casa di Cuffaro anche tantissimi detrattori venire a chiedere qualcosa, tra questi anche L’On Laura Castelli e L’On La Vardera, credo di dover spiegare la metafora in chiave politica: 'Reagire a una sconfitta o una mancata candidatura, sostenendo di non aver mai desiderato la vittoria o la candidatura, o disprezzando il premio di poter essere eletti che si è mancato di raggiungere' ... e pergli eletti l'impossibilità di finanche vedere l'uva che cresce rigogliosa nella vigna di Cuffaro e della Democrazia Cristiana. Care volpi e cari volpini, fatevene una ragione: la Democrazia Cristiana è diventata nuovamente un soggetto politico di interesse ideologico e sociale e farà la sua parte anche per le prossime elezioni europee".Stefano Cirillo Segretario regionale della Democrazia Cristiana in Sicilia

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