La Direzione Investigativa Antimafia ha dato esecuzione alla misura della custodia in carcere nei confronti di un
imprenditore 68enne di Carini, ritenuto organico alla locale famiglia mafiosa, ricompresa nel mandamento di San Lorenzo – Tommaso Natale.
L’indagine condotta dal Centro Operativo DIA di Palermo, convenzionalmente denominata “Nemesi”, durata circa due anni, ha consentito di acquisire, a carico dell’imprenditore operante nel settore dell’edilizia, della logistica e della ristorazione, gravi indizi di colpevolezza in ordine alla propria appartenenza al sodalizio illecito. Il tutto, sottolineano dalla Dia, nell’avere partecipato a riunioni aventi ad oggetto la programmazione delle attività criminali, assicurato assistenza al capo mafia Salvatore Lo Piccolo nel corso della sua latitanza, riscosso il denaro provento delle attività estorsive, eimpiegandolo e riciclandolo, garantito continui e costanti contatti occulti con l’Amministrazione e gli uffici della municipalità di Carini, così consentendo alla conventicola criminale di avere appresentati i propri interessi in seno a detto Ente locale.
"Sul punto, le acquisizioni investigative hanno offerto puntuale e convergente riscontro alle dichiarazioni – riconosciute attendibili – di collaboratori di giustizia già in passato ritenuti importanti esponenti della famiglia mafiosa di Carini, i quali hanno concordemente riferito in ordine al
qualificato rapporto dell’imprenditore con esponenti di sicuro rango apicale del citato mandamento mafioso palermitano di San Lorenzo – Tommaso Natale e al suo ruolo di elemento di collegamento tra la famiglia mafiosa in argomento e l’Amministrazione comunale carinese".
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