Ugl: Anche da Catania appello al Governo Meloni, per più sostegno a famiglie, lavoratori e imprese nella prossima finanziaria, con l'iniziativa in piazza Stesicoro “Cento piazze per l’equità e lo sviluppo”

Si è svolta ieri pomeriggio, in piazza Stesicoro a Catania, la mobilitazione generale dell’Ugl “Cento piazze per l’equità e lo sviluppo” con un volantinaggio per ribadire con forza le proposte del sindacato, indirizzate a valorizzare il carattere sociale della prossima Legge di bilancio che il Governo Meloni si appresta a varare.
I numerosi dirigenti, quadri sindacali e iscritti della Ugl catanese, che si sono alternati davanti al gazebo allestito nel cuore della città, hanno dialogato con i cittadini e lavoratori su argomenti cari alle tematiche del lavoro, come stipendi e pensioni, sostegno a famiglia e lavoro, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.
Durante la manifestazione ad ascoltare le istanza sindacali c'erano anche l’eurodeputato della Lega Raffaele Stancanelli ed il senatore di Fratelli d'Italia Salvo Pogliese, oltre alla consigliera comunale del Comune di Catania Paola Parisi e diversi amministratori locali, che hanno apprezzato la volontà della Ugl di dare vigore alle istanze dei lavoratori in questa particolare fase economica e sociale. «Siamo scesi in piazza - afferma il segretario territoriale Ugl Catania Giovanni Musumeci - per chiedere al Governo nazionale di dare un ulteriore forte sostegno alle famiglie in difficoltà per l'aumento dei costi ed ai settori produttivi dilaniati dalla concorrenza globale, valorizzando gli elementi positivi emersi a partire dal 2022, soprattutto in materia di occupazione e di progressivo recupero del potere d’acquisto. In particolare - continua Musumeci - l’Ugl chiede stipendi più consistenti, meno tasse e la rivalutazione delle pensioni, ma anche e soprattutto un giro di vite considerevole per fermare le stragi sul lavoro». «Tutto questo si può fare - conclude il sindacalista etneo - inserendo nella manovra il taglio del cuneo fiscale, la detassazione del welfare aziendale, i premi di produttività e gli aumenti contrattuali, gli incentivi alla partecipazione dei lavoratori agli utili d’impresa, la rivalutazione degli assegni pensionistici. E siamo convinti che questa maggioranza di Governo non deluderà le nostre aspettative.»

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