L'Ars approva il Defr, Dagnino: «Il governo Schifani continua a sostenere il tessuto produttivo»

L'Assemblea regionale siciliana ha approvato il Documento di economia e finanza regionale per il triennio 2026-2028. Il Defr fotografa come negli ultimi tre anni la Sicilia abbia avuto una crescita del Pil pari al +3,5%, superiore rispetto al +2,8% del Mezzogiorno e al +2% dell’Italia. Il tasso di occupazione cresce di 1,9 punti percentuali in un anno, fissandosi sul 46,8% e il tasso di attività si attesta sul 54% (+0,5%). Contestualmente scende il numero dei disoccupati e degli inattivi. Nello specifico, i disoccupati, nel 2024, si sono attestati sulle 220 mila unità, rispetto alle 264 mila del 2023, mentre gli inattivi si riducono di 17 mila in un anno. Il tasso di disoccupazione scende così al 13,3%, riducendosi di 2,8 punti percentuali rispetto al 2023 (era del 19% nel 2021).

Sulla base dei dati forniti da Istat, Banca d'Italia e dai principali analisti statistici nazionali, il documento programmatico analizza lo scenario macroeconomico, con particolare attenzione alla composizione della domanda e dell’offerta nel mercato regionale, specie rispetto all’export e agli scenari legati ai dazi. Infine, esamina le direttrici percorse dal governo regionale negli ultimi mesi di attività e disegna le politiche future.

«Il governo Schifani – dichiara l’assessore all’Economia, Alessandro Dagnino – continua a sostenere il tessuto produttivo e sociale, a investire nel capitale umano, a promuovere gli investimenti privati, a incentivare l’efficienza amministrativa, a lavorare per la piena affermazione dell’autonomia finanziaria della Regione».

Tra le numerose misure previste nel Defr, anche quella per il south working con la quale l'esecutivo regionale intende stimolare il rientro dei cervelli per consentire loro di lavorare a distanza sfruttando i servizi di connettività della banda ultra larga, i cui investimenti sono stati recentemente completati dalla Regione.

«Il nucleo delle politiche della Regione – continua Dagnino – consisterà nell'incremento di spesa produttiva, in particolare quella per investimenti, in modo da attivare un circolo virtuoso capace di sostenere la crescita economica, nel rispetto dell’equilibrio della finanza pubblica. Il capitale umano viene individuato come fulcro dello sviluppo. Creare le condizioni per la sua piena espressione, pertanto, significa dare futuro alla Sicilia e costruire un modello di crescita solido, moderno e competitivo».

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