La canzone vede la luce nell’incipit d’un autunno che nel mondo registra cambiamenti tutt’altro che rassicuranti, I Musicanti di Gregorio Caimi pubblicano un nuovo brano che ha il ritmo di una poesia antica, quasi una filastrocca delle nonne che parla ad ogni animo che ha la sicilitudine nel cuore. Musiche di Gregorio Caimi e parole di Gregorio Caimi e Riccardo Sciacca, registrazione e mix sono di Antonio La Rosa e Gregorio Caimi con il mastering di Antonio La Rosa. Il brano, eseguito dai musicisti: Dario Li Voti alla batteria, Gianluca Pantaleo al basso, Natale Montalto alla fisarmonica, Gregorio Caimi alle chitarre, Ceo Toscano al violoncello e Riccardo Sciacca alla voce, è stato pubblicato a cura dell’etichetta romana Cultural Bridge, è fruibile su tutte le piattaforme digitali in 240 Paesi. “Il 26 settembre – spiega Gregorio Caimi –. Non è una data scelta. È una data che mi ha scelto. Settembre è il mese che mi ha fatto male e poi mi ha guarito. Per anni l’ho odiato, ora lo amo. È la fine dell’estate che mi scalda, ma anche l’inizio dell’ordine, della responsabilità, della vita che riparte. È come la mia terra: sacra e profana, dolce e aspra, che mi tiene stretto e mi respinge, che mi fa sentire vivo. “CANCIA” è nata da questo sentimento, scritta insieme a Riccardo Sciacca, come un atto di verità, come un rito di passaggio. Con settembre, per me, inizia l’anno. E con CANCIA, inizia qualcosa di nuovo”. “Cancia! – afferma Riccardo Sciacca – E noi sappiamo bene che nella vita cambiano tante cose. Cambia il vento, cambia la voce del mondo eppure resta tutto fermo… come il mare quando finge quiete. Cancia è un canto di mutamenti apparenti, di rivoluzioni silenziose. Cancia ti cunta, ti narra, ti spiega la vita, una vita che promette, ma non mantiene. A meno che non sia tu a far sì che i cambiamenti siano frutti. Cancia è un luogo d’osservazione per partire e poi poter vivere pienamente”. Così la canzone celebra e constata i cambiamenti: “Cancia tuttu, cancia nenti, cancianu l’occhi di la genti, prima su nichi e ‘nuccenti, poi su scaltri e priputenti. Cancia u jornu cu la notti, cancia u ventu ca bunazza, cancia a timpesta di lu mari, cancia tuttu e un cancia nenti”. E all’universo umano fa l’eco la natura che a fine settembre cambia, inesorabilmente. È una presa di coscienza, necessaria, per sognare una nuova primavera altrimenti, chiude il brano: “Cancia tuttu, cancia nenti, cancia l’amuri di la genti, cori chinu di sintimenti, si fa petra ‘ntempu i nenti”.
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Marsala: “Cancia”, il nuovo brano de I Musicanti di Gregorio Caimi con la voce di Riccardo Sciacca, canzone che invita al cambiamento per riscoprire l’umanità
Quasi una poesia, rigorosamente in siciliano, che ripercorre il mantra letterario del “cambiare tutto affinché tutto rimanga lo stesso” e lo ribalta, partendo dalla consapevolezza che il cambiamento è quanto di più naturale ci sia, ma occorre coscienza per non subirlo e non tramutare un “cori chinu di sintimenti” in “petra ‘ntempu i nenti”. Pubblicato dall’etichetta romana Cultural Bridge è disponibile su tutte le piattaforme digitali in 240 Paesi. “Cancia tuttu, cancia nenti, cancia la facci di la genti, prima è liscia e villutata, poi è ruvida e siccata”. Esce oggi, 26 settembre, “Cancia”, il nuovo brano de I Musicanti di Gregorio Caimi con Riccardo Sciacca.
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