Si tratta di un’opera che completa un primo intervento già effettuato in passato. L’obiettivo è quello di eliminare tutte le criticità idrogeologiche che interessano il sito. Nella zona ovest, con classificazione di rischio R4, di pericolosità P3 e massimo grado di priorità, a valle della chiesetta della Madonna del Tindari, si dovranno fronteggiare gli effetti di una frana complessa che ha causato danni considerevoli alle strutture pubbliche e alle arterie viarie.
Le indicazioni progettuali prevedono la demolizione di un tratto di muro di contenimento lesionato e degradato e il suo rifacimento con fondazione diretta superficiale, per una lunghezza complessiva di trenta metri e un’altezza media di un metro. Si procederà quindi con la realizzazione di un tratto di paratia di pali in cemento armato dello sviluppo di circa 180 metri oltre che con il ripristino e la sistemazione della sede viaria. In una seconda fase si procederà su una strada comunale, all’interno del centro urbano e a valle degli alloggi popolari, danneggiata da diversi movimenti franosi. In questo caso l’intervento consisterà nella sostituzione e nell’adeguamento della condotta per la raccolta delle acque meteoriche, con il miglioramento e il potenziamento di alcuni suoi tratti. Previsto l’impiego di tubi in polietilene strutturato, ad alta densità e a doppia parete. Saranno posizionate tre caditoie stradali continue in cemento armato e la sede viaria sarà definitivamente sistemata.
Nell’area di via Fraiale e quindi nella parte centrale di contrada Nasidi, interessata da una frana di scorrimento attiva, saranno collocate due paratie per consolidare la zona a valle della strada e dell’abitato: una della lunghezza di ottanta metri e l'altra di sessanta e in entrambe la profondità dei pali sarà di venti metri.

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