Legalità: Schillaci (m5s), modello Caivano sia esteso a tutte le periferie di Palermo, occorre investire in cultura e scuola per combattere devianze e criminalità

“Le devianze e la criminalità, molto spesso emergenze nei quartieri più periferici della città di Palermo, vanno combattute puntando sulla cultura e sulla scuola. In questa città non è ammissibile che il tempo pieno abbia percentuali bassissime attorno al 14%. Ieri con la Commissione regionale Antimafia siamo stati allo Zen, dopo l'assassinio di Paolo Taormina che ha scosso la coscienza civile. In quel quartiere, oltre all'occupazione abusiva degli immobili, si registrano situazioni davvero singolari, laddove lo Stato mostra appena la sua presenza. Dopo gli sforzi per la realizzazione di scuole, palestre ed impianti sportivi, questi rimangono incredibilmente chiusi.
Inoltre intere strade sono senza illuminazione pubblica e manca la videosorveglianza. È opportuno che il modello Caivano, di cui si parla anche per Palermo, venga esteso a tutte le periferie, senza distinzioni. Partire dai servizi, dalla sanità, dalla formazione, significa garantire un futuro migliore a chi vive in situazioni di emarginazione sociale, terreno fertile per la mafia e per chi al modello di convivenza civile sostituisce quello della prevaricazione. Domani sarò ancora nel quartiere Zen di Palermo per parlare di futuro, assieme al mondo dell'associazionismo. questa battaglia non deve conoscere sosta”. Lo afferma Roberta Schillaci, segretaria della Commissione regionale Antimafia e vice capogruppo del Movimento Cinquestelle all’Assemblea regionale siciliana.

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