Messina: Cargil di Pace del Mela. De Leo (FI) "Lavoratori non si toccano. Urgente bloccare licenziamenti e salvare stabilimento Giammoro

Oggi, in Commissione Attività Produttive all’ARS, si è svolta l’audizione sul caso Cargill, lo stabilimento di Giammoro a Pace del Mela di cui è stato annunciata la chiusura.
È stato un momento fondamentale per fare chiarezza sul futuro dello stabilimento e dei suoi 49 lavoratori. Purtroppo, i vertici aziendali hanno scelto di non presentarsi, chiedendo di rinviare la loro partecipazione al prossimo 29 ottobre.
“È un comportamento inaccettabile – dichiara Alessandro De Leo di Forza Italia –. Chiedere di rinviare l’audizione e, nel frattempo, inviare le lettere di licenziamento ai lavoratori rappresenta un grave sgarbo istituzionale e una mancanza di rispetto verso la Sicilia e verso decine di famiglie che stanno vivendo ore di angoscia e incertezza.”
“Non esistono motivazioni industriali o economiche fondate per giustificare la chiusura – prosegue De Leo –. È evidente che ci troviamo di fronte a una strategia pianificata di delocalizzazione, avviata dopo l’apertura del nuovo impianto in Brasile. Le motivazioni ufficiali appaiono come un pretesto costruito a posteriori per giustificare una decisione già presa altrove.”
“Il danno non riguarda solo i lavoratori diretti – aggiunge il deputato azzurro –. Lo stabilimento ha un ruolo fondamentale anche per la filiera agrumaria siciliana, che rischia di perdere un punto di riferimento per il conferimento della materia prima. Ciò comporterebbe gravi conseguenze economiche per le aziende agricole coinvolte, costrette ad affrontare maggiori costi di smaltimento dei sottoprodotti, con effetti pesanti sull’intero comparto.”
“Per questo motivo – continua De Leo – ho chiesto formalmente all’Assessorato alle Attività Produttive e alla Presidenza della Regione di intervenire subito, chiedendo il blocco delle procedure di licenziamento almeno fino al 29 ottobre, quando i vertici aziendali saranno finalmente chiamati a riferire in Commissione.”
Nel corso della seduta, l’Assessore regionale alle Attività Produttive Edj Tamajo, ha annunciato che chiederà l’apertura di un tavolo di crisi nazionale presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, per affrontare la vertenza in una sede istituzionale più ampia e individuare soluzioni concrete per la salvaguardia dei posti di lavoro.
“Se l’azienda decidesse di non proseguire l’attività a Giammoro – conclude De Leo – bisogna aprire immediatamente un tavolo con potenziali acquirenti interessati a rilevare lo stabilimento, garantendo continuità produttiva e occupazionale. Difendere lo stabilimento di Giammoro significa difendere la Sicilia che lavora, produce e non si arrende.”



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