Premio Nazionale Paolo Borsellino. Un filo lo unisce alla Sicilia, tra gli insigniti Addiopizzo, il giornalista Bolzoni e Mannino del Parlamento della Legalità Internazionale

di Ambra Drago
Tanti nomi e le personalità, anche siciliane, o che hanno lavorato sull'Isola che riceveranno il prossimo 24 ottobre in Abruzzo, il Premio Nazionale Paolo Borsellino, giunto alla sua XXXIII edizione. Tutti gli insigniti sono stati svelati durante una conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo Margherita nel capoluogo abruzzese. All’incontro sono intervenuti il Vicesindaco dell’Aquila, Raffaele Daniele, il Prefetto Renato Cortese, Direttore Centrale delle Specialità della Polizia di Stato dallo scorso anno Presidente del Premio Borsellino e il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni dell’Aquila, David Mancini.
Da sempre il prefetto Cortese, anche quando ha ricoperto il ruolo di Questore di Palermo, ha intessuto un dialogo privilegiato con i giovani e con tutte le comunità dove ha lavorato promuovendo i valori della legalità.
Cortese ha sempre sollecitato i giovani a seguire la legalità anche se apparentemente può sembrare la strada più difficile e faticosa ha in molte occasioni affermato è quella che dà più soddisfazione e permette di affermarsi come uomo e come futuri professionisti . Un invito a camminare con la schiena dritta e a testa alta.Il Premio fondato il 3 dicembre 1992' il cui primo Presidente è stato il giudice Caponnetto ha l'obiettivo di promuovere la cultura della legalità soprattutto nelle future generazioni e di sensibilizzare la società attraverso la promozione di progetti di educazione civica. In tutti questi anni sono stati oltre 1500 gli esponenti di varie categorie di professionisti (magistrati, forze dell' ordine, docenti, giornalisti, studenti) che si sono impegnati per rendere migliore la società. E quest'anno un filo lo unisce maggiormente all'Isola.
Quest'anno, nella categoria legalità, partendo da chi ha lavorato per diversi anni a Palermo, riceverà un riconoscimento Paolo Guido, Procuratore Capo della Repubblica di Bologna. Magistrato esperto nella lotta alla criminalità organizzata, ha coordinato le indagini culminate nella cattura del boss Matteo Messina Denaro.
Rimanendo nel capoluogo siciliano per la sezione l’impegno civile è la volta di Addiopizzo. L' Associazione antimafia per il consumo critico antiracket. Nata a Palermo nel 2004, Addiopizzo ha promosso una vera e propria rivoluzione culturale contro il pizzo, partendo da uno slogan diventato simbolo: “Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità. I fondatori e tutti coloro che ne hanno fatto parte con passione, coraggio e impegno sono stati al fianco di commercianti e imprenditori, tra l'altro essendo tra le prime Associazioni a rapportarsi e a trovare un dialogo e un aiuto con le Forze dell'Ordine. Un rapporto di stima e fiducia sin dall'inizio con l'allora capo della sezione Catturandi, Mario Bignone e negli anni con la Polizia di Stato.Per molti rimangono indelebili le immagini di questi ragazzi di Addiopizzo sotto la Squadra Mobile nel lontano 20 maggio 1996' quando vennero catturati Giovanni e Vincenzo Brusca, ad opera della Catturandi e in quella squadra c'era proprio Renato Cortese che da li a qualche anno sarà chiamato a guidarla.
Per l'impegno sociale, civile, educativo al fianco dei giovani un riconoscimento sarà assegnato a Nicolò Mannino, Presidente del Parlamento della Legalità Internazionale la cui sede è a Monreale, cittadina normanna a pochi passi da Palermo. Il Parlamento della Legalità è un movimento culturale, apolitico che porta altresì avanti i valori di solidarietà, amicizia, verità, rispetto reciproco, tutte componenti essenziali per vivere in una società più giusta e migliore.
Mannino è un interlocutore della Pontificia Accademia di Teologia del Vaticano e vanta oltre ventitré cittadinanze onorarie e tantissime pubblicazioni. Nella categoria giornalismo:
Attilio Bolzoni, giornalista che per 40 anni ha raccontato le vicende di mafia, portando avanti anche inchieste coraggiose. Ha lavorato, all' inizio della sua carriera al giornale L'Ora a Palermo, poi inviato de la Repubblica e giornalista per il Domani e scrittore . Ha ricevuto il premio " È Giornalismo" e il " Premio Giuseppe Fava" (giornalista ucciso a Catania il 5 gennaio 1984) per il suo impegno civile e coerenza e etica nel raccontare la verità.

Ma sono davvero numerosi i premiati nelle varie sezioni.
Vi sono anche dirigenti della Polizia di Stati quali:Vittorio Rizzi, ex questore dell’Aquila, Direttore Generale del DIS (Dipartimento delle informazioni per la sicurezza) e negli anni precedenti ha ricoperto altresì il ruolo di Vice Direttore Generale di Pubblica Sicurezza. Un altro esponente è l' attuale Prefetto di Roma, Lamberto Giannini ex Capo della Polizia. Esperto in materia di antiterrorismo, ha guidato anche la Digos di Roma . E a proposito di capitale, riceverà un riconoscimento anche Roberto Massucci, attuale Questore di Roma e Dirigente Generale della Pubblica Sicurezza. Poliziotto con una lunga carriera dedicata alla sicurezza e alla gestione dei grandi eventi. In tema di legalità un premio verrà ritirato dall' attuale Generale della Guardia di Finanza, Andrea De Gennaro, con una formazione giuridica e economica di alta professionalità. L'ambito riconoscimento è stato assegnato anche a Fabio Ciciliano, Capo della Protezione Civile e Commissario Straordinario di Governo. Medico e dirigente dello Stato, ha coordinato numerose emergenze nazionali e internazionali. Infine a Sostituto Procuratore al Tribunale di Roma con professionalità ed esperienza negli ultimi anni ha coordinato i più importanti procedimenti di competenza della direzione distrettuale antimafia romana. Per l'impegno nel contrasto alla criminalità organizzata riconoscimenti a Mario Palazzi, Procuratore Capo della Repubblica di Viterbo ed a Anna Maria Frustaci, Sostituto Procuratore presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro da anni vive sotto scorta. Per la categoria cultura, premiato don Luigi Epicoco, sacerdote, filosofo e docente universitario. Presbitero dell’Arcidiocesi de L’Aquila, editorialista de L’Osservatore Romano e assistente ecclesiastico del Dicastero per la Comunicazione.
E sempre nel mondo giornalistico e della comunicazione riconoscimenti a Gaia Tortora, Vicedirettrice del TG La7 e conduttrice di Omnibus.Nel 2023 il suo libro “Testa alta, e avanti”, un memoir intenso e coraggioso sulla malagiustizia che ha segnato la vicenda del padre Enzo Tortora, ha vinto la 59ª edizione del Premio Estense. Mentre per Sky tg24 è la volta di Tonia Cartolano che negli anni ha raccontato complessi fatti di cronaca in ambito nazionale e internazionale.
Per la categoria memoria, premiato Bruno D’Alfonso, figlio dell’Appuntato dei Carabinieri Giovanni D’Alfonso, ucciso dalle Brigate Rosse nel 1975. Bruno D’Alfonso è riuscito a far riaprire il caso, portando all’individuazione del presunto responsabile.
Per la sezione lavoro è la volta di Pierpaolo Bombardieri, Segretario Generale della UIL. Lui da sempre è impegnato per la tutela dei diritti dei lavoratori.
Infine sarà premiato colui che ha trasformato uno scatto in un segno tangibile di altruismo e anche di gratitudine verso le Forze dell'Ordine, si tratta di Daniel Sorza, originario delle Filippine e residente a Milano. In particolare Sorza, molto conosciuto dai giovani attraverso i social, si suoi profili campeggia la frase: "Non servono grandi gesti per arrivare al cuore delle persone". Il giovane immortala in uomini e donne in divisa, stampa le foto in tempo reale, le incornicia e le consegna. Il tutto corredato da alcune dediche volte a ringraziarli per il lavoro di protezione della collettività.
La cerimonia di consegna dei vari riconoscimenti si svolgerà il 24 ottobre, sarà presente, come annunciato in conferenza, anche Manfredi Borsellino, figlio del giudice ucciso il 19 luglio 1992' in via D' Amelio a Palermo.

Nessun commento:

Posta un commento